Da vent’anni è un protagonista della musica e dell’intrattenimento italiani, ma ce ne ricordiamo solo ogni tanto: ecco ciò che c’è da sapere di Francesco Facchinetti
Francesco Facchinetti, classe 1980 e figlio, per i pochi che non lo sanno, di Roby Facchinetti dei Pooh: parliamo di uno dei volti immancabili dello show business italiano degli ultimi vent’anni. Poliedrico, cantante, attore, conduttore, artista e personaggio, Facchinetti jr. è sempre stato in qualche modo presente nella cultura di massa del nostro paese, fin da giovanissimo.
Quando pensiamo a lui e al suo lascito nella storia della musica nostrana, non può che venirci in mente un solo brano. Parliamo de La Canzone del Capitano, un tormentone pop dall’arrangiamento vagamente disco dance che ricorda gli ultimi 883. Nell’estate del 2003 la hit conquista la penisola con l’importante spinta di Claudio Cecchetto.
A quel tempo Facchinetti si fa chiamare DJ Francesco e per molti detrattori, diventati legioni quasi subito, la sua musica non potrebbe essere più distante da quella del padre. Artisticamente viene considerato poco più che una macchietta e in tantissimi rifiutano di vedere in lui qualunque qualità , riconoscendolo solo come “figlio di papà ”.
Un personaggio sempre al centro dell’attenzione e adatto ad ogni scena
Non è così e DJ Francesco, presto privatosi dell’appellativo di disc jockey, lo dimostra molto in fretta. La sua simpatia inarrivabile e il suo carattere estremamente estroverso (una volta definito “over-simpa” dalla Gialappa’s Band) gli aprono numerose porte. Prima fra tutte quella di Sanremo, al quale partecipa nel 2004 per la prima volta.
Nello stesso anno diviene arcinoto come partecipante particolarmente amato della seconda edizione de L’Isola dei Famosi. Siamo nella prima metà degli anni ’00, i reality show impazzano e “L’Isola” è uno dei più seguiti format del genere assieme al Grande Fratello. Ogni giorno gli italiani seguono le vicende di Francesco, “intrappolato” sull’isola assieme agli altri concorrenti. La fama che ne segue è enorme.
A questo punto la sua carriera è lanciatissima e manca solo, nel 2008, il ruolo che lo consacra defintivamente come figura indelebile della cultura televisiva italiana. Proprio lui è infatti a condurre le prime mitiche edizioni di X Factor, dalla prima alla quarta, confrontandosi con giudici altrettanto “leggendari” per la versione italiana del programma, come Mara Maionchi e Morgan.
Anni dopo lo ritroviamo ancora protagonista, seppure più occasionale, della vita pubblica italiana. Negli ultimi anni, tramite anche i social, spesso e volentieri Facchinetti interviene e si fa notare per i casi più disparati. La sua abilità poliedrica come artista e, se ci fosse bisogno di dirlo, degno figlio d’arte (con il padre Roby pubblica anche un singolo nel 2007) non si mette più in dubbio.
Scalpore fanno comunque le sue uscite, come quella dell’anno scorso, in piena pandemia, in difesa della comunità cinese in Italia. Oppure quella, recentissima, riguardante la disavventura con il pugile Conor McGregor (video qui sopra), che lo ha improvvisamente riportato agli onori della cronaca. Una figura insomma, oggi come ieri, sempre centrale e, diciamolo, un po’ una sicurezza.