The Last Duel: Recensione del nuovo film di Ridley Scott
Tra le novità al cinema dal 14 Ottobre anche The last duel, il nuovo film di Ridley Scott con Matt Damon, Ben Affleck e Adam Driver. La nostra recensione.
Dopo l’anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia arriva nei nostri cinema questo 14 Ottobre il nuovo film di Ridley Scott: The last duel. Matt Damon, Adam Driver, Ben Affleck e Jodie Comer sono i protagonisti di questo dramma storico, ambientato nella Francia del XIV secolo e ispirata dalla vera storia di Marguerite de Carrouges.
Si tratta anche della storia dell’ultimo “duello all’ultimo sangue” legalmente combattuto nella Francia del tardo Medioevo. La nobildonna, infatti, osò accusare di violenza sessuale Jaques Le Gris, nobile scudiero molto vicino al feudatario Conte Pierre d’Alençon, in un’epoca che vedeva questo genere di crimini semplicemente taciuti dalle donne, oppure risolti con discrezione, naturalmente tra uomini.
Dopo la serie sci-fi Raised by the wolves – Una nuova umanità (trovi qui la nostra video-recensione) il prode Ridley Scott, classe 1937, torna a così a muoversi dal futuro distopico al dramma storico, con un titolo che richiama evidentemente il suo leggendario film d’esordio del 1977, I duellanti, con Keith Caradine e Harvey Keitel.
Se la sceneggiatura allora era ispirata a Il duello di Joseph Conrad, Scott sceglie oggi di adattare il saggio di Eric JagerThe Last Duel :A True Story of Crime, Scandal, and Trial by Combatin Medieval France, pubblicato nel 2004. Un inedito ritratto storico della più feroce Francia Medioevale e i suoi codici cavallereschi.
Il risultato è un dramma a tinte fosche, raccontato da tre differenti punti di vista: quello del marito ferito nell’onore, dell’aggressore che si proclama innocente, e infine quello della donna, che reclama fieramente il suo diritto alla verità, scrivendo così il proprio nome nella Storia.
The last duel: Trama
Siamo alla fine del 1300, e Jean de Carrouges (Matt Damon) sembra destinato a seguire le orme di suo padre come Cavaliere al servizio del giovane Re di Francia, Carlo VI (Alex Lawther). Il suo pessimo carattere sembra però attirargli l’antipatia del suo feudatario, il Conte Pierre d’Alençon (Ben Affleck).
Viceversa, il suo caro amico e compagno di battaglia, lo scudiero Jaques Le Gris (Adam Driver), saprà avvicinarsi sempre di più al Conte, condividendo con lui la passione per la bella vita e un temperamento da autentico libertino. Quando Le Gris per la prima volta la nuova moglie di De Carrouges, Marguerite (Jodie Comer), perde letteralmente la testa.
Mentre il marito si trova a corte a Parigi, Marguerite de Carrouges viene aggredita sessualmente da Jaques Le Gris. L’uomo sosterrà che la donna era consenziente, ma i de Carrouges chiedono al Re di avviare un regolare processo. Peccato che per la legge la verità verrà stabilita solo da un “duello all’ultimo sangue”.
Dio infatti non permetterebbe la morte di colui che afferma il vero. Se Jean dovesse perdere, Marguerite corre il rischio il essere arsa viva, come accadeva normalmente alle donne accusate di stregoneria. Eppure, continuerà ad affermare con forza la sua versione dei fatti, affrontando la corte e le conseguenze.
The last duel: Recensione
Per raccontare la vera storia di Marguerite de Carrouges e dell’ultimo duello combattuto alla corte di Francia, Ridley Scott sceglie di riavvolgere il nastro e ripercorrere la stessa vicenda, le stesse sequenze da tre differenti punti di vista.
I fatti apparentemente sono gli stessi, eppure dalle differenze infinitesimali si evince la totale distanza tra i protagonisti. Jean de Carrouges è convinto di essere un marito amorevole e devoto. Dal punto di vista di Marguerite, invece, vedremo un uomo totalmente assorbito dalle beghe di corte. Ma soprattutto, una donna ignara di cosa sia il piacere, costretta a compiere i propri doveri coniugali.
Il personaggio interpretato da Jodie Comer è il cuore pulsante di un film che cerca di raccontare il Medioevo fuori dall’epica cavalleresca e la gloriosa tradizione della chanson de geste, puntando piuttosto a un realismo spietato, che privilegia la prospettiva femminile e la volontà di una nobildonna che non accetta di essere ridotta a un decoroso silenzio.
Ripercorrere la stesse sequenze da tre diverse prospettive può risultare il principale elemento di fascino, oppure il principale film del nuovo film di Ridley Scott. Eppure, anche se questo lungo prologo può risultare per certi versi ripetitivo e perfino noioso, si tratta sempre di un dramma cavalleresco, destinato a trovare il proprio climax nel feroce scontro finale.
Quando finalmente “l’ultimo duello” arriva, Scott moltiplica le inquadrature e sembra restituire ogni dettaglio, dal fragore dell’acciaio alla sofferenza dei corpi, centrando un momento di cinema intenso, muscolare, semplicemente magistrale.
Aggiungiamo la grande prova di un cast di attori decisamente ispirati, e anche questa volta Ridley Scott centra l’obiettivo. Non perdetevi Ben Affleck in versione biondo platino, che sembra finalmente ritrovare la forma nelle vesti di questo capriccioso, irritante signore feudale.