Squid Game, divenuto autentico fenomeno virale, ha mostrato ancor più al grande pubblico una metafora potente della società della Korea del Sud. Un fenomeno così globale ha addirittura fatto muovere la Corea del Nord, Stato che raramente si occupa e si interessa di ciò che non avviene all’interno dei suoi confini. Un articolo pubblicato sul sito di propaganda nordcoreano Arirang Meari ha infatti criticato aspramente lo show scrivendo:
Squid Game fa capire alle persone la triste realtà della bestiale società sudcoreana in cui gli esseri umani sono spinti in una competizione estrema e la loro umanità viene spazzata via. La serie svela la realtà della Corea del Sud, dove la legge della giungla, la corruzione e l’immoralità sono all’ordine del giorno. Si dice che susciti rabbia per la società diseguale in cui i senza soldi sono trattati come pedine degli scacchi dai ricchi.
La serie, che è stata lanciata su Netflixpoco meno di un mese fa, lo scorso 17 settembre, racconta di 456 persone che si sfidano in diversi giochi con in palio moltissimi soldi. Tuttavia perdere in una di queste competizioni, equivale alla morte. Squid Game ha ottenuto un successo virale senza precedenti, tanto da attestarsi come miglior lancio della storia del gigante dello streaming. Nei primi 28 giorni sono stati infatti 111 milioni gli account che hanno visto almeno due minuti della serie. Questa cifra ha spazzato via il precedente record, stabilito lo scorso Natale e che apparteneva a Bridgerton (qui i dettagli).
Ovviamente un successo di tale portata sta spingendo Netflix verso una seconda stagione. A tal proposito ha parlato qualche giorno fa il capo di Netflix Global TV, Bela Bajaria, che ha rivelato come il gigante dello streaming stia trattando col creatore dello show Hwang Dong-hyuk per il futuro.
Non è stato deciso nulla di definitivo su una seconda stagione di Squid Game – aveva detto Bajaria apparendo comunque ottimista. Hwang Dong-hyuk sta lavorando ad un film e ad altre cose. Stiamo cercando dunque di capire come organizzare le cose in modo che si possano adattare maggiormente a lui.
Cosa ne pensate di queste parole della Corea del Nord?