I Coldplay tornano con un indie pop generico e in gran parte inconsistente
Music of the Spheres è il nuovo album dei Coldplay, uscito oggi dopo due anni dalla pubblicazione dell’ultimo lavoro della band inglese. E va detto subito: non è un buon prodotto. Quello che sentiamo, nonostante le aspirazioni universali espresse dai suoni e dai titoli delle canzoni (diverse delle quali chiamate come delle emoticon) è un indie pop piatto e ripetitivo, che molto lascia a desiderare.
Non che ci sia troppo da sorprendersi: il disco non rivela alcun tipo di musicalità che non si possa già sentire in tutti (o quasi) gli album pubblicati dal quartetto nell’arco dell’ultima decade. La differenza: qui sembrano mancare decisamente le idee. Troppe ballad, troppe atmosfere incerte, troppi pochi brani convincenti.
Solo il primo singolo, Higher Power, comunica qualcosa assieme al brano collaborativo con i BTS, My Universe, e la strana deriva “rock” di People of the Pride. Il resto si scioglie in un pop a tratti zuccheroso a tratti fin troppo astratto. Si tocca un livello particolarmente basso nel brano Biutyful: forse il peggiore da loro mai registrato.
L’armonia c’è e di certo l’album si può considerare “moderno” a livello produttivo ma questo non lo rende necessariamente un buon disco, specie se si considerano i precedenti. In genere infatti i Coldplay riescono tranquillamente a sfornare perlomeno quattro o cinque canzoni per album pensate per diventare sicure hit; ma qui sembrano non esserci neppure quelle.
Anche la traccia finale, Coloratura, della straordinaria durata (per loro) di ben dieci minuti, non riesce a compensare la debolezza di una tracklist che si trascina fino alla fine a fatica. Anzi, sembra quasi essere stata inserita in chiusura come memento del fatto che i Coldplay sono sempre “una band”. Francamente, sarebbe stato meglio avere al suo posto tre hit super-commerciali.
In definitiva, sembra che ci troviamo infine di fronte ad un gruppo a corto d’ispirazione. Il momento tanto atteso dai detrattori, specie i fan della prima ora, che vorrebbero vedere i Coldplay crollare da dieci anni a questa parte. Oppure, si tratta solo di una debacle momentanea? Se è così, speriamo che uno qualunque dei loro prossimi tre album riesca ad aggiustare il tiro.