Beatles, Paul McCartney: “Ad istigare lo scioglimento fu John Lennon”

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Paul McCartney parla ufficialmente dello scioglimento dei Beatles dopo cinquant’anni. E respinge ogni accusa

Lo scioglimento dei Beatles nel 1969 (ufficializzato nel 1970) è stato uno degli eventi più traumatici della storia della musica. La separazione del magico quartetto, così come la fine della loro infallibile attività, ha lasciato forse intonsa, vero, un’eredità immensa che con una prosecuzione forzata si sarebbe forse inevitabilmente svalutata. D’accordo; ma fu per tutti comunque un brutto colpo.

Da imputare a chi dei quattro? In realtà non c’è un’unica colpa da trovare. Le circostanze convergenti erano molte, troppe. Harrison sentiva di essere troppo ignorato, McCartney non riusciva ad esprimente appieno il suo potenziale come artista, Lennon era preso dall’urgenza di politicizzare la sua musica. E poi c’era la buona vecchia Yoko Ono, per anni considerata la vera “artefice” dello sicoglimento.

Difficile stabilire oggi una verità oggettiva sull’evento, ma sia come sia Paul McCartney decide, a cinquant’anni di distanza, di fornire la sua versione, senza filtri. “Non ho istigato [io] la separazione, fu il nostro Johnny. Era la mia band, era il mio lavoro, era la mia vita, quindi volevo che continuasse”.

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“[Ma] John entrò nella stanza un giorno e disse: ‘Lascio i Beatles’. Questo è istigare lo scioglimento, o no?” Macca racconta tutto a BBC Radio 4 e sposa in effetti la teoria più sostenuta dai fan sul break-up della band: “Il punto era che John si stava facendo una nuova vita con Yoko. John aveva sempre voluto essere libero dalla società perché era stato cresciuto dalla zia Mimi, che era molto repressiva. Per cui, cercava sempre di liberarsi”.

Fonte: NME

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