I 10 Film Horror (e non) banditi perché troppo Estremi [LISTA]

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La lotta tra cinema e censura è sempre stata infinita. Come una inquisizione, gli organi censori erano lì pronti a giudicare e tagliare i film con le motivazioni più assurde e disparate. Sono molti, ovviamente, i film horror banditi perché troppo estremi. E non sempre la cosa si risolse con qualche taglio.

Tra un blocco di proiezione e l’altro, in Italia ci sono stati due casi in cui venne chiesto il rogo della pellicola o addirittura il mancato rilascio del nullaosta per la proiezione. E non necessariamente per film horror.

Vediamo insieme quali sono i migliori di questa lunghissima lista che almeno nel Belpaese avrà un punto grazie all’ultima iniziativa del Ministro Francheschini.

Hostel, Eli Roth, 2005

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Una campagna marketing a dir poco geniale per un film che riscosse un largo successo dopo un lungo periodo di astinenza da gore in sala. Pupillo di Quentin Tarantino, con il suo Hostel, Eli Roth sconvolse il mondo intero per le scene a dir poco truculente fino al morboso. E prontamente tagliate dalle ingiuste forbici della censura.

Non di minor importanza, il film attirò critiche negative soprattutto dalla Slovacchia istituzionale, con membri del parlamento che si dichiararono indignati per il modo con cui Roth dipinse il paese est europeo. Ossia un paese pericoloso e sottosviluppato dove “i bambini ucciderebbero per una gomma da masticare”.

Possession, Andrej Zulawski, 1981

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Andando indietro nel tempo du qualche decennio, ecco il caso Possession, meraviglioso horror nichilista con una fantastica Isabelle Adjani. Aggirandosi tra dramma, horror e grottesco, il film del regista polacco Zulawski ha suscitato l’indignazione da parte della Censura, al punto da eliminare ben quaranta minuti di scene.

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Ad oggi, per fortuna, è reperibile l’edizione senza tagli della durata di due ore circa. E risulta abbastanza incomprensibile capire i motivi dell’indignazione di cui sopra, soprattutto ancor più difficile capire quali possano essere state le scene tagliate. Eppure, tra tagli e divieti ai minori, nella Germania divisa dal muro, il film non fu mai distribuito. Qui la nostra analisi.

A Serbian Film, Srđan Spasojević, 2010

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Una critica nei confronti della violenza dilagante nella società serba raccontata in un modo a dir poco scioccante. Un ex attore pornografico vuole tornare nel giro perché a corto di soldi. Il cugino produttore gli propone il mercato degli snuff. Tanto dovrebbe bastare per inorridire.

Infatti, sono stati i molti i problemi legali che hanno perseguitato questo film violentissimo. A partire dalla Serbia stessa che indagò sul film per reati contro la comune morale. E ancora, divieti totali alle proiezioni in vari paesi europei e non solo, oltre ai consueti tagli nei paesi che accolsero A Serbian Film.

Ultimo Tango a Parigi, Bernardo Bertolucci, 1972

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Un film le cui polemiche lo precedono senza ombra di dubbio. Andando oltre la querelle tra il regista e la Schneider, il film causò non pochi problemi agli organi di censura che dovettero affilare per bene le forbici. A causa delle scene di sesso, tra cui quella più controversa di tutte, il film fu sequestrato quasi immediatamente.

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Condanne e processi che videro poi rilasciare il film di Bertolucci senza indugi. Forse però non avevano idea che molti anni dopo sarebbe scoppiato il caso Schneider per la scena in cui venne ripreso un rapporto anale simulato usando il burro come lubrificante. Scena della quale a Marie Schneider non fu detto assolutamente nulla.

Maladolescenza, Pier Giuseppe Murgia, 1977

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A leggere la trama potrebbe sembrare un classico teen movie che racconta le prime esperienze di alcuni giovani ragazzi. A leggere il cast di attori però qualcosa non torna, soprattutto se si facesse qualche rapido conto sull’eta dei presenti in scena. E soprattutto ancora se si conosce la morbosa vicenda di Eva Ionesco, la cui madre, fotografa professionista, la fotografò da bambina completamente nuda e in pose ammiccanti.

Il film di Murgia è un film che oggi difficilmente potrebbe anche solo essere pensato, a causa delle molteplici scene fin troppo spinte attuate da ragazzi minorenni. Non a caso, in Germania suscitò parecchie proteste generali, costringendo i distributori della VHS a tagliare le scene di sesso e morte. Mentre in Olanda il film ha un veto totale poiché considerato come pedopornografico.