Johnny Marr, storico chitarrista degli Smiths, parla della coppia fratello/sorella più famosa della musica di oggi
Già tantissimi grandi musicisti hanno espresso la loro ammirazione incondizionata per il lavoro di Billie e Finneas O’Connell. Si va da Dave Grohl a Butch Vig, entrambi coinvolti nel super-classico album Nevermind dei Nirvana, ad artiste pop contemporanee come Lady Gaga e Ariana Grande. Per certi versi, tutti amano Billie e Finneas.
Le cose non sono cambiate con l’uscita dell’ultimo album prodotto dalla coppia, Happier Than Ever, già nelle liste dei migliori lavori dell’anno. E al momento l’interesse attorno a loro è risorto con l’uscita di No Time to Die, il nuovissimo film di 007 e l’ultimo con Daniel Craig, rimandato più e più volte a causa della pandemia.
Per i pochi che non lo sapessero: la canzone centrale del film è stata cantata proprio da Billie e composta ovviamente assieme a Finneas, con la collaborazione del guru della musica per film, sua maestà Hans Zimmer. Ciliegina sulla torta: la chitarra, nella registrazione, è affidata a Johnny Marr, mitico chitarrista degli Smiths e genio delle sei corde negli anni ’80.
Proprio lui oggi torna a parlare della collaborazione, in occasione dell’uscita del film. E, a sua volta, non si risparmia in elogi riguardo Billie e Finneas: “Sono una famiglia di musicisti naturali”. Johnny Marr definisce Finneas: “Un uomo molto moderno” e di Billie dice che è “Una cantante straordinariamente brava”.
Così prosegue: “Da un punto di vista tecnico, il processo [di produzione] di Finneas è tanto moderno che lui può realizzare questi dischi pazzeschi su di un laptop; è facile per tutti guardare indietro all’età d’oro del pop e guardare al passato e vedere l’era moderna come sminuita; ma la prova è in ciò che senti”.
“Mi è stato chiesto come sia stato lavorare con una pop star, o con persone giovani. Ma la mia esperienza nel lavorare con Billie e Finneas sta solo nel fatto che loro sono musicisti. Il modo in cui si comportano è lo stesso di altri musicisti seri, come quando ho lavorato con Pharrell Williams o Herbie Hancock o Hans Zimmer o David Byrne.
“Billie e Finneas non fanno differenza, sono solo la versione moderna. Ed è il processo che li rende moderni. Non c’è ingenuità in questo. Mettiamola così: sarebbero stati capaci di fare il loro [cioè, di realizzare quello che hanno realizzato] in qualunque era“. Visti i continui ottimi risultati della coppia, non possiamo che essere d’accordo.