10 canzoni classiche per riscoprire la Disco Music [VIDEO]

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Voglia di discoteca, ma un po’ vintage? Facciamoci un giro negli anni ’70 con la più classica disco music

Sono passate ormai più di quattro decadi da quando la disco music impazzava in tutto il mondo. Un genere musicale visto un po’ in tutti i modi: come peccato supremo della tendenza più commerciale e disimpegnata dell’industria del suono; come sfogo di emancipazione per un’etnia (quella nera, ovviamente); come esigenza di leggerezza dopo i traumi del Vietnam e del Watergate.

Sia come sia, ancora oggi la disco music si rivela tutto un mondo a sé stante, fatto di miti che ne attraversano la storia e lasciano la propria impronta. Se il film La Febbre del Sabato Sera (Saturday Night Fever, 1977) e il club Studio 54 di New York ne costituiscono il fulcro essenziale, tantissime sono le diramazioni intraprese da questa tendenza musicale sorprendentemente tenace.

Nelle scorse decadi abbiamo visto di tanto in tanto alcune riemersioni di questo tipo di musica, ravvisandole in omaggi ma anche parodie e satire (su tutte, la figura di Disco Stu ne I Simpson ha fatto la storia). Oggi, dopo più quarant’anni, siamo forse abbastanza distanti per riascoltare la disco senza pregiudizi e godercela per quel che di più bello ha regalato al mondo della musica. Ecco le nostre 10 canzoni disco music essenziali.

10. Michael Jackson – Don’t Stop ‘Til You Get Enough, 1979

Per molti versi, la carriera da solista di Michael Jackson inizia davvero solo con questa celeberrima hit. Vero è che Jacko non resterà poi famoso esattamente come artista “disco”, ed è vero che la canzone stessa arriva un po’ in ritardo rispetto all’era d’oro delle discoteche. Ma gli acuti di Michael, le orchestrazioni selvaggie e il ritmo trascinante di questo pezzo segnalano già quanto l’artista diverrà grande nel decennio successivo.

9. Van McCoy – The Hustle, 1976

Di questo brano rimane celebre ancora oggi la scivolosa sequenza di note che serpeggia a tempo, invitando l’ascoltatore a movimenti in pista da ballo di natura sinuosa e fluida. Quasi un anticipatore del moderno millennial whoop, questo pattern fa la storia della musica strumentale, negli anni ’70, più di molti brani prog, fusion o rock.

8. Donna Summer – Hot Stuff, 1979

In questo super-successo di Donna Summer ritroviamo, alla produzione, una delle più importanti figure della musica nostrana. Parliamo ovviamente di Giorgio Moroder, leggenda tutta italiana, che figura dietro ad una serie impressionante di riuscitissime tracce prodotte tra anni ’70 e ’80. Questo è solo un piccolo esempio, ed è tutto dire.

7. Walter Murphy – A Fifth of Beethoven, 1976

L’anno è il 1976: per qualche motivo, Walter Murphy decide di prendere la celeberrima Quinta Sinfonia di Beethoven e di aggiungervi un arrangiamento disco music. Ed ecco fatta la hit, la più particolare dell’epoca, risultato di un esperimento ardito ma vincente. Anche se l’Electric Light Orchestra di Jeff Lynne ci aveva già provato poco prima, il risultato rimane comunque groundbreaking.

6. Kool & the Gang – Celebration, 1980

Forse una delle canzoni più scandalosamente allegre mai scritte (in senso buono, ovviamente), questo super-classico di Kool & the Gang viene suonato spesso e volentieri ancora oggi in occasione di qualunque party di natura “generica”. Anche per questa ragione, non esiste probabilmente persona al mondo che non la conosca.

5. KC and the Sunshine Band – (Shake, Shake, Shake) Shake Your Booty, 1976

Stupenda hit da discoteca particolarmente intrigante risalente al 1976 e punto fermo nella notevole lista di successi di Harry Wayne Casey (KC, appunto) e della sua mitica band. L’invito a “shekerare” può sembrare un po’ ingenuo oggi, ma negli anni ’70 era uno dei must-do, specialmente in discoteca.

4. Trammps – Disco Inferno, 1976

“Burn, baby burn” è uno dei più classici versi dell’era disco, ripetuto e parodiato in lungo e in largo. In qualche modo, i Trammps riescono ad unire l’immaginario religioso ad un suono leggero e divertente, richiamando anche, se vogliamo, le “alte temperature” delle discoteche del tempo.

3. Earth, Wind & Fire – September, 1978

Pur vantando una discografia lunga e nutrita, ancora oggi gli Earth, Wind & Fire sono noti, oltre che per l’immenso numero dei loro componenti, principalmente grazie a questo accattivante successo. Quel “Do you remember…?” è ben noto anche alle generazioni attuali e, varcato il gap delle decadi che ci separano da questa hit, è sempre un piacere riascoltarla.

2. Chic – Le Freak, 1978

“Aaaaah… freak out!” Non occorre aver vissuto nei seventies per conoscere questo celebre verso celebrativo, mantra della più famosa e ripresa composizione degli Chic. La formazione la pubblica all’apice della propria carriera, con le leggende Nile Rodgers e Bernard Edwards che danno tutto il loro meglio nella produzione di una traccia ancora oggi leggendaria.

1. Bee Gees – Stayin’ Alive, 1977

Non solo il più grande, indiscutibile classico del genere disco music, ma anche una delle più popolari composizioni della storia della musica. Il completo trionfo dello stile boogie dei fratelli Gibb, che maneggiano ritmi funky con superba maestria sopra un testo romantico ma anche esistenzialista, con armonie vocali da far paura e il loro caratteristico falsetto. Difficile pensare a qualcosa di più “disco” di Stayin’ Alive.