Horizon Forbidden West, Guerrilla racconta l’evoluzione di Aloy

Sul Blog di Playstation, il direttore narrativo di Guerrilla Ben McCaw, ha parlato dell'evoluzione di Aloy in vista di Horizon Forbidden West

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Horizon Forbidden West, sviluppato da Guerrilla, è sicuramente uno dei titoli, in esclusiva per Playstation, più attesi del prossimo futuro videoludico. La sua protagonista assoluta, Aloy, è divenuta in poco tempo uno dei personaggi più amati dell’ultima generazione. A tal proposito, il direttore narrativo della casa di sviluppo, Ben McCaw, ha parlato sul blog di Playstation dell’evoluzione del personaggio.

In Horizon Zero Dawn, da persona meno importante del mondo – un’umile emarginata – Aloy diventa la più importante in assoluto. Oltre a distinguersi come la migliore cacciatrice di macchine delle sue terre, scopre di essere la chiave per far luce sul passato della Terra e salvare il futuro del pianeta. Durante il viaggio si circonda di preziosi alleati come Varl, un cacciatore Nora dal cuore buono che ha perso la sorella nella Prova, Erend, un membro forte ma sensibile dell’Avanguardia Oseram e il Re Sole Avad dei Carja, un sovrano illuminato che cerca di salvare il suo popolo dall’onta di un sanguinoso passato.

Ma al termine di Horizon Zero Dawn, il lavoro di Aloy non è affatto finito. Sventata una minaccia, ne compare un’altra sotto forma di una misteriosa piaga rossa che affligge il mondo. Nel corso dei sei mesi che separano i due giochi, Aloy si è messa in cerca di un modo per fermare questa insidiosa infezione. Aloy ha dovuto spostarsi rapidamente e rinunciare a molto del suo equipaggiamento. Eppure ha affrontato l’impresa mostrando la stessa determinazione, la stessa forza e lo stesso impegno che ha avuto nel primo gioco. In questo, non è cambiata affatto.

Andando avanti, McCaw, ha parlato di come si è evoluta Aloy nel corso del tempo.

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I nostri team hanno investito innumerevoli ore per perfezionare ogni aspetto di Aloy: combattimento, animazioni, equipaggiamento, capelli, dialoghi. Per non parlare dell’ispirato doppiaggio in lingua inglese di Ashly Burch. Tutto ciò contribuisce a rendere Aloy un personaggio reale. Ma la rende anche interessante per giocatori di ogni tipo: quelli che preferiscono combattere, esplorare e interagire con tribù e NPC, ma anche quelli che si accontentano di vederla muoversi in un mondo magnifico. Moltissime persone hanno lavorato duramente per renderlo possibile.

Aloy è subito riconoscibile per le lunghe trecce rosse e l’agile fisico da guerriera, ma il vero fulcro della progettazione è calare i personaggi nell’ambiente che li circonda nel modo più autentico e pratico possibile, spiega l’autore.

Il team progetta i suoi abiti per permetterle di avere movenze fluide ed eleganti, piuttosto che dotarla di costumi pesanti e poco pratici. Siamo inoltre convinti che la cura meticolosa dei dettagli aumenti il coinvolgimento e la ricchezza narrativa del gioco. Noi di Guerrilla siamo sempre interessati a esplorare e arricchire l’identità e la cultura delle nostre tribù. Per esempio, pur essendo già apparsa brevemente in Horizon Zero Dawn, la tribù degli Utaru ha un ruolo molto più importante in Horizon Forbidden West. Ora può vantare un design aggiornato, un abbigliamento studiato attentamente e un uso dei materiali che dice molto sulle loro attività quotidiane, il loro rapporto con l’ambiente e la loro struttura gerarchica.

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