Una scena di Avatar di James Cameron
CREDITS: 20th Century Fox
Con James Cameron si potrebbe aprire un discorso molto ampio. Il regista statunitense ha creato opere che hanno dato il via a veri e propri fenomeni. I suoi film ebbero sempre molto successo, ma non per questo meritano l’etichetta di “commerciale”. Con Avatar, infatti, oltre ad aver abbattuto il record d’incassi, di cui egli stesso deteneva il primato (Titanic), aprì la strada a un nuovo modo di fare cinema. Nonostante il successo, il film ha diviso gli spettatori, che hanno trovato poco originale la storia, dimenticandone il significato e la grandezza visiva.
La tematica ecologista e quella del rapporto invasore/invaso qui si intreccia con quella presente in Dune. Lo sfruttamento di risorse è aspramente denunciato in entrambe le opere. Spetterà a pochi scelti dal fato l’onere di invertire la rotta e ristabilire un ordine naturale.
Il livello di cura formale e la grandiosità delle immagini raggiunte da Cameron in quest’opera spartiacque non ha eguali. La creazione di nuovi mondi cinematografici qui raggiunge un livello successivo. Una nuova lingua e un sistema biologico sono stati pensati per dare vita a Pandora, il pianeta dove si svolge l’azione. Con la fotografia di Mauro Fiore le scene assumono una poesia inarrivabile.
8) Paprika, Satoshi Kon, 2006
La protagonista in Paprika di Satoshi Kon
CREDITS: Sony Pictures Entertainment Italia
Quando la realtà si confonde con i sogni, entriamo nel regno del possibile e si scopre la vera quintessenza del cinema. Questo accostamento potrà sembrare azzardato o addirittura impossibile. Ma se contiamo quanto i sogni e le visioni siano importanti in Dune, potrà solo giovare immergersi ancora nel mondo onirico. Paprika lo fa nel modo più giusto o perlomeno più visivamente accattivante. Inoltre, non solo questo elemento possiedono in comune, in entrambi i film si combatte un villain mostruoso, disposto a tutto pur di mantenere il potere.
Descrivere il plot di Paprika è difficile quanto interpretarlo in modo univoco. Si può dire che unisce i destini di un ispettore e un team di ricercatori del mondo dei sogni. L’obiettivo è quello di non far cadere il controllo dei sogni nelle mani sbagliate.
Le spettacolari sequenze oniriche ricordano da vicino lo Studio Ghibli e quell’arte di intrecciare il reale con la pura fantasia. Questo anime dal nucleo fortemente umanista riesce nella difficile rappresentazione delle paure e dei desideri delle persone. I rapporti tra i personaggi sono estremamente autentici e gettano uno sguardo interessante sulla società giapponese. Un’opera imperdibile per avvicinarsi alla cultura orientale.
9) High Life, Claire Denis, 2018
Robert Pattinson è Monte in High Life
CREDITS: Movies Inspired
Film di fantascienza completamente atipico. Ma se amate quella ricercatezza piuttosto rara dei film di genere e tematiche estremamente profonde siete di fronte al film giusto. L’opera della regista francese fonde cinema d’autore e cinema di genere in maniera perfetta, proprio come in Dune.
La storia si ambienta su un’astronave dove Monte, un Robert Pattinson in forma smagliante, sta scontando l’ergastolo commutato in eterno errare. Nella prima scena lo vediamo alle prese con la crescita della propria figlia neonata, Willow. Attraverso una serie di flashback scopriamo che l’equipaggio era composto da 4 uomini e 4 donne. Tra loro una dottoressa, interpretata dalla bravissima Juliette Binoche, cerca di condurre esperimenti biologici sui passeggeri.
Con un ritmo disteso e un’atmosfera carica di mistero e tensione il film mette in scena un gruppo eterogeneo e ambiguo di esseri umani. Il film unisce temi come la psicosi, la paranoia e l’ossessione tipicamente umana di sostituirsi al divino creando la vita. Personaggi al limite dell’assurdo e sequenze che ricordano gli horror di Dario Argento rendono estremamente suggestiva l’opera.
Un film passato inosservato che necessita assolutamente di essere recuperato.
10) Dunkirk, Christopher Nolan, 2017
Una scena di Dunkirk di Christopher Nolan
CREDITS: Warner Bros.
Se in un film cercate intrattenimento e un’esperienza visiva che permetta di evadere e di godere della potenza delle immagini Christopher Nolan è l’uomo giusto. Non si vuole asserire che privilegi esclusivamente il reparto tecnico.
Nolan, come anche Villeneuve e altri registi e registe citati in questa lista non dimentica di curare allo stesso modo la sostanza, oltre alla forma. Questo è il caso di Dunkirk, film estremamente ambizioso che, grazie a un budget esorbitante, permette di mettere in mostra i più grandi mezzi cinematografici. E per questo fa della grandezza la propria forza. Come Dune, il film rappresenta un vero piacere per gli occhi.
Siamo nel maggio del 1940 nella Francia invasa dai nazisti, migliaia di soldati britannici sono bloccati sulla spiaggia di Dunkerque. Circondati dai nemici, attendono solo di essere evacuati. La vicenda storica è narrata attraverso tre punti di vista o linee narrative: la terra, il mare, il cielo.
Nolan riesce perfettamente a calibrare la delicatezza necessaria a un racconto del genere e l’intento di spettacolarizzare. Per questo il film è promosso a pieni voti e rappresenta una delle vette artistiche del regista inglese. Imperdibili le prove attoriali di Tom Hardy e Cilian Murphy, nonché il buon esordio di Harry Styles.
