Il regista del prossimo film dedicato a James Bond, No Time to Die, Cary Fukunaga, è stato intervistato da The Hollywood Reporter per parlare di diversi argomenti relativi all’immortale franchise della spia britannica. In particolare il cineasta si è concentrato sull’evoluzione che il personaggio di Bond ha avuto nel corso degli anni. Addirittura ha ipotizzato che, quello interpretato da Sean Connery, fosse sostanzialmente uno stupratore.
È  Thunderball  o  Goldfinger  dove, in pratica, il personaggio di Sean Connery violenta una donna? – chiede Fukunaga. Lei dice: “No, no, no” e lui: “Sì, sì, sì”. Oggi non sarebbe possibile.
Su suggerimento di Fukunaga, Phoebe Waller-Bridge è stata chiamata a lavorare alla sceneggiatura, scritta con Neal Purvis e Robert Wade, che hanno lavorato a tutti i film di Bond da Il mondo non basta del 1999. Il regista ha parlato di questa scelta.
Penso che questa sia l’aspettativa, ovvero una donna che scrive ruoli femminili molto forti, ma è qualcosa che Barbara [Broccoli, il produttore del film] aveva già in mente. Fin dalle mie primissime conversazioni con lei, questa è stata una volontà molto forte. Non puoi cambiare Bond da un giorno all’altro in un’altra persona.
 Ma puoi sicuramente cambiare il mondo intorno a lui e il modo in cui deve funzionare in quel mondo. È la storia di un uomo bianco che lavora come spia in questo mondo, ma devi essere disposto ad osare per rendere i personaggi femminili più che semplici espedienti.
Questo No Time to Die segna l’addio di Daniel Craig al personaggio di James Bond. L’attore, dopo 5 film nei panni della spia, ha salutato tutta la crew con un commovente discorso al termine dell’ultima giornata di lavoro (qui per vederlo).
Cosa ne pensate di questa parole di Cary Fukunaga? Siete contenti dell’evoluzione che il personaggio di James Bond ha avuto negli ultimi film? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.