Dave Grohl, frontman dei Foo Fighters ed ex membro storico dei Nirvana, è tornato a parlare della morte del suo amico e compagno nella storica band grunge, Kurt Cobain che si tolse la vita il 5 aprile 1994 a Seattle. Parlando infatti nel documentario When Nirvana Came to Britain, il musicista ha spiegato di come i suoi figli inizino ad avere l’età per apprezzare la musica della sua precedente band e che dunque dovrà raccontagli di cosa accadde al suo frontman.
Non è la prima volta che Dave Grohl si apre su quello che ha significato per lui la morte di Kurt Cobain. Lo scorso marzo, intervistato da  Dermot O’Leary per BBC, aveva raccontato le sue prime reazioni in quel giorno tremendo.
Non avevo un piano per superare la cosa – disse all’epoca. Quando succedono cose del genere, il tuo mondo è come se venisse capovolto e scosso. Ti svegli ogni giorno pensando: “Chi sono, dove sono, cosa sto facendo?”. Ricordo il giorno dopo la morte di Kurt, quanto fosse strano svegliarsi sapendo che non era più con noi, e che era passato un altro giorno. Era una cosa del tipo: “Bene, cosa farò oggi?” Allora mi sono reso conto di dover rifare tutto per la prima volta. Era come: “Devo fare una tazza di caffè e questo è la mia prima tazza di caffè da quando Kurt se n’è andato. Questa è la prima cosa che indosserò da quando Kurt se n’è andato”. E così via. Onestamente non so cosa ho fatto. Sono passati mesi e mesi e mesi in questo modo.