La disputa tra Corey Taylor e Machine Gun Kelly si allarga e si fa più complessa
Prosegue il chiacchierato dissing tra Machine Gun Kelly e Corey Taylor degli Slipknot. Stavolta, a colpi di tweet che rivelano da dove nasce l’acredine tra i due, con tanto di esibizione di “prove”. Nella faccenda è coinvolto anche, indirettamente, Travis Barker, il batterista dei Blink-182.
Nei due tweet che vedete qui sotto, MGK scrive: “Davvero strano che quando un artista parla male [di me] e io rispondo, sono io il cattivo”. E aggiunge, svelando i problemi passati con il cantante degli Slipknot: “Corey ha fatto una strofa per una canzone del mio album Tickets to My Downfall, era fottutamente terribile, così non l’ho usato”.
“Se l’è presa e ha parlato male ad un magazine dello stesso album sul quale è quasi stato ospite”. Ma Taylor stavolta replica direttamente via social, anche lui su Twitter, condividendo due mail scambiate con Travis Barker, batterista nella traccia incriminata, Can’t Look Back.
E svela: “IO ho detto no a LORO […] Non mi piace chi espone la sua merda privata come un bambino. Non ho fatto la traccia perché non mi piace quando la gente ‘scrive’ per me. Questo è tutto quello che dirò al riguardo”. Leggendo le mail, nella prima compare in effetti un testo riportato da Barker contenente vari consigi da parte di MGK riguardanti la partecipazione di Taylor alla sua canzone.
Nella seconda, leggiamo come Taylor avrebbe di fatto declinato il featuring: “Ad essere onesto, non penso di essere il tipo giusto per la traccia. Niente di personale, penso solo che se questo è quello che MGK sta cercando, qualcun altro sarà il tipo giusto per farlo”.
Seguono una serie di auguri e saluti. I dissapori tra i due risalirebbero quindi a questa mancata collaborazione, anche se di fatto è stato Taylor, poi, a parlar appunto male (ma senza fare nomi) di Machine Gun Kelly e della sua recente svolta pop punk. A questo punto, non rimane che aspettare ulteriori sviluppi.
Fonte: NME