L’11 settembre 2001: quando su Rai Tre la tragedia interruppe la Melevisione
11 settembre 2001. Sappiamo tutti che cosa è successo, ma la cosa che spesso non si dice è quella che riguarda molti di noi che all’epoca eravamo ancora bambini. In tantissimi, venimmo a sapere della tragedia dell’attentato durante un episodio della Melevisione, il famoso contenitore per ragazzi in onda su Rai 3, interrotto dal notiziario.
Un trauma a malapena concepibile per chi non era abbastanza adulto per comprendere. Solo le immagini, poi riviste mille volte, di quell’aereo che colpiva quella torre, e poi il fumo e le fiamme, e il crollo delle Twin Towers dopo minuti di angoscia; minuti che, anche se non potevamo immaginarlo, avrebbero cambiato il mondo per sempre.
E pensare che in quel giorno lontano ciò che a molti di noi importava, paradossalmente, era di finire di vedere quella puntata della Melevisione. Perché si era interrotta? Non eravamo in grado di comprenderlo e la cosa più incredibile è che su quella interruzione si sono poi sviluppate tante teorie del complotto quante se ne sono formulate sullo stesso 9/11.
La più famosa: Tonio Cartonio è morto di overdose. Un vero creepypasta ante-litteram, tanto più inquietante perché pensato in relazione ad un programma per ragazzi dai tratti fiabeschi ed educativi, com’è sempre stato in Rai. Ovviamente, no: Tonio Cartonio in quell’episodio non moriva di overdose.
Tempo fa lo stesso Danilo Bertazzi, cioè il nostro Tonio in persona, intervenne su Instagram a spiegare la “verità” dietro l’episodio interrotto. “L’11 settembre 2001, Rai 3 ha trasmesso la replica di una puntata andata in onda ad aprile dello stesso anno. Il titolo della puntata era Tanti auguri a te. Protagonisti della puntata: Tonio, Principessa Odessa, Gnomo Eco e Orco Baleno”.
“La puntata è stata interrotta nel punto in cui Tonio rimprovera Odessa di essere capricciosa e altezzosa. Quel giorno, quel preciso momento il mondo si è fermato incredulo, sconcertato. E tutti noi abbiamo avuto la sensazione che quell’indicibile orrore avrebbe cambiato il corso della Storia”.
Si trattava, quindi, già di una replica. L’episodio, come ricorda Bertazzi stesso, era già stato trasmesso ad aprile dello stesso anno e quindi, per vedere come finisce, basterebbe scavare negli archivi della Rai e recuperarlo. Non c’è quindi dietro nessun mistero, come non c’è mai stato.
Certo, è triste pensare che da tantissimi di noi l’11 settembre sia stato vissuto in questo modo, da un estremo all’altro, da un tranquillo pomeriggio con canti e balli ad uno degli eventi più segnanti della storia dell’umanità. Un paradosso che ancora ci trasciniamo con pesantezza nel cuore.