Le 10 canzoni fondamentali per chi vuol conoscere gli Oasis
Sono passati ormai più di dieci anni dallo scioglimento degli Oasis. Tra una litigata e l’altra fra Liam e NoelGallagher, non possiamo dimenticre l’ereità che i due hanno lasciato nella discografia dello storico gruppo inglese.
Simboli stessi del genere britpop, i due fratelli (e i loro musicisti) hanno dato nuova linfa al rock della loro isola, riprendendo la tradizione risalente ai Beatles ma con un occhio attento alla scena alternative anni ’90 e al movimento di rinascita culturale denominato “Cool Britannia”, del quale facevano parte.
Amati o odiati, è impossibile sminuire la validità delle loro canzoni (scritte quasi tutte da Noel) e l’impatto che hanno avuto sulla scena musicale, sempre nel nome di una accuratezza compositiva mai priva di idee. Ecco i loro dieci brani fondamentali, per chi non li conosce ma anche per chi vuole fare un bel ripasso.
10. Who Feels Love, 2000
Partiamo con una piccola gemma fin troppo ignorata. Questo brano neo-psichedelico vede Liam e Noel cantare insieme su un unico accordo nella strofa e su un giro che torna a sé stesso nel refrain, esprimendo riflessioni filosofiche inpieno deserto. Non manca una bella reverse-guitar con percussioni tribali.
9. The Masterplan, 1995
Bellissimo brano scritto da Noel che riflette sul destino e sulla pre-destinazione. Siamo tutti parte di un unico grande piano? L’artista se lo domanda su una ballad alla Kinks con orchestrazioni barocche e ritmo lento ma trascinante. Stranamente, questa canzone uscì all’epoca solo come b-side.
Singolo di punta dell’album Don’t Believe the Truth questo pezzo vede alla batteria nientemente che Zak Starkey, il figlio di Ringo Starr. Forse l’ultimo momento d’oro per gli Oasis, che li vede qui interpreti di un bel brano rock in tutto e per tutto british.
7. D’you Know What I Mean?, 1997
Gli Oasis nel loro periodo più ambizioso, quello di Be Here Now. Questo pezzone iper-prodotto li vede impegnati in una grande canzone che inneggia alla rivoluzione e chiama in causa persino Dio (il creatore), su toni rock epici e rimbombanti.
6. Go Let It Out, 2000
Il massimo del periodo psichedelico del gruppo. Una bella canzone ritmata e coinvolgente, con un accenno di baroque pop ma anche una ritmica che mostra la chiara influenza del successo del genere coevo trip hop. Il testo parla di libertà e del ruolo di un individuo nella società.
5. Little by Little, 2002
Forse uno dei più bei brani scritti da Noel, di certo il più bello da lui cantato o giù di lì. Come suo solito, il cantante riflette sul destino delle persone semplici e umili, che ogni giorno nella vita lottano all’inseguimento dei loro sogni. Lui, ovviamente, si ritiene uno di costoro.
Famosissima questa avventura rock che fonde motivi auto-biografici con le vicende di una certa Sally e arriva a proporre di “non piangere sul latte versato” (traduzione approssimativa del titolo). Questa è una di quelle canzoni degli Oasis che, ascoltandola, porta istintivamente a cantarvi sopra.
3. Live Forever, 1994
Uno dei loro primi veri successi, un pezzo britpop dal testo semplice ed emotivo che inneggia all’amore al “vivere per sempre”. Giro di accordi perfetto, assolo memorabile e un Liam al massimo della forma: gli Oasis al loro meglio.
2. Champagne Supernova, 1995
Grande pezzo d’amore con un climax incredibile, degno delle migliori composizioni dei Beatles (che qui vengono in mente a ogni nota). Tutto il brano è basato sul medesimo giro di accordi ripetuto, un esempio della semplicità e geniaità compositiva di Noel. C’è anche ospite, alla chitarra, un certo Paul Weller.
1. Wonderwall, 1995
Il super-classico. Un ritmato pezzo acustico basato sul titolo di un vecchio disco di George Harrison. Una richiesta d’aiuto, un’indagine introspettiva, una canzone d’amore travestita da sfogo emotivo. Quello che volete. Wonderwall è e rimane la migliore canzone degli Oasis e uno dei migliori successi degli anni ’90.