Come faceva Jay Kay dei Jamiroquai a muoversi in quel modo nel famoso video di Virtual Insanity? Per quelli che ancora non lo sanno, ecco qui la spiegazione
Uno dei video più celebri di sempre: quello di Virtual Insanity, super-successo pop/jazz dei Jamiroquai risalente al 1996. Un’era d’oro per il videoclip, nella quale è consentito sperimentare e provare sempre cose nuove e diverse. Proprio questo è ciò che fa il regista Jonathan Glazer, con questa clip entrata nella storia della musica e di MTV.
Nel video vediamo Jay Kay, il celeberrimo frontman della band, muoversi in maniera impossibile in una stanza bianca e asettica. L’impressione è quella di vederlo scivolare magicamente in vari punti, contro ogni logica. Non si tratta di nulla di nuovo: già il cantante era stato protagonista di effetti speciali sorprendenti nel video di Space Cowboy (1994).
Inoltre, ballare e muoversi in modi sempre imprevedibili diventerà, con gli anni, un suo classico, ripreso in versioni sempre differenti in ogni video o quasi dei Jamiroquai. Qui, in un certo senso, è dove tutto ha inizio. Ma come fa Jay Kay a muoversi nella stanza magica, mentre i mobili e l’arredo rimangono fermi o, a loro volta, si spostano imprevedibilmente?
La risposta è in realtà semplicissima, per quanto insospettabile: nel video l’intero set funge da unico blocco che, separato in realtà da terra, viene mosso sopra un pavimento fisso e senza caratteristiche riconoscibili, sì da dare l’idea che sia il pavimento stesso a muoversi. In realtà, non è così.
Il video è stato realizzato in un’unica take, ma in realtà sfruttando il dovuto compositing. Vale per il corvo e lo scarafaggio che scorgiamo, così come per le scene che inqaudrano pavimeno o soffitto, consentendo la messa in scena di sostituizioni e cambi repentini di scenografia.
In alcuni momenti le poltroncine che vediamo sono libere di muoversi a seconda dello spostamento delle pareti. In altri vengono opportunamente fissate alle pareti stesse, così da creare un effetto confuso che non consenta allo spettatore di capire cosa stia realmente succedendo.
Il video di Virtual Insanity vince diversi premi, tra i quali ovviamente Video of the Year, agli MTV Video Music Awards 1997. In occasione dell’evento (video qui sopra), Jay Kay si avvale dell’ausilio di due tapis roulant per riprodurre un effetto simile a quello del video, stavolta “grazie” però al terreno e non a delle pareti semoventi.
Non si tratta dell’unico importante lavoro di Jonathan Glazer. Nel 1997, un anno dopo, dirigerà anche l’acclamatissimo video di Karma Police dei Radiohead. Esordirà come regista cinematografico nel 2000, diventando celebre con il cult classic Under the Skin, con Scarlett Johansson, uscito nel 2013.