Ve lo ricordate? Questo tipo rapiva Anthony, il cantante dei RHCP, nel video di By the Way. Accadeva nel lontano 2002. Ma chi era questo personaggio? Ve lo raccontiamo noi
Anno 2002. 10 giugno, per la precisione. La canzone che sentiamo è By the Way dei Red Hot Chili Peppers, nuovissimo singolo del nuovissimo album della band californiana, omonimo. Nel video il cantante della band, Anthony Kiedis, chiama un taxi da un marciapiede, presumibilmente da qualche parte a Los Angeles.
Sale sul taxi e incontra… un tassista dall’aria poco raccomandabile. Costui, accortosi di chi è appena entrato nella sua vettura, si pronuncia immediatamente fan sfegatato dei RHCP e come prova esibisce un disco della band, che subito inserisce nel lettore CD. Anthony per il momento è contento, anche se forse un po’ infastidito.
Le cose, come tutti ricordiamo, peggiorano velocemente. Il tassista inizia a guidare come un pazzo, preso dalla musica; forse nel tentativo di fare colpo sul cantante, forse perché semplicemente fuori di testa. Anthony si accorge di essere intrappolato e con non poche difficoltà chiama in aiutoFleae John Frusciante, bassista e chitarrista rispettivamente della band.
I due accorrono al salvataggio con una specie di jeep e alla fine Anthony riesce a liberarsi, saltando dal finestrino in corsa in mezzo alla strada. Ma non è finita: il passeggero successivo del tassista è Chad Smith, il batterista della band, l’unico che ancora mancava nel video. Non ci viene mostrato, ma è chiaro che la storia ricomincerà da capo.
Chi è questo personaggio? Non ci viene mai detto il suo nome, quello che sappiamo è che si tratta di un super-fan del gruppo. Un fan che oggi verrebbe chiamato “tossico”, visto il suo comportamento alla Annie Wilkes. Trattasi di un individuo chiaramente sregolato, irrequieto e, direbbe qualcuno, incivile.
Approfondiamo la sua conoscenza in un altro video dei RHCP, Universally Speaking (qui sotto), del quale è assoluto protagonista. In questo video, del 2003, il tassista cerca con ogni mezzo di infiltrarsi a un concerto della band. Si tratta chiaramente di una figura fuori posto, che sembra venire dagli anni ’70 ed esprime comportamenti poco consoni per il 2002.
Inoltre, chiaramente non è giovanissimo e la sua presenza al concerto ricorda quella di Homer Simpson ad “Hollabalooza” (S07E24): cerca di atteggiarsi in maniera naturale, ma si vede che viene da un’altra epoca e che ha una concezione della musica e dei festival idealistica e anacronistica.
Comunque, nascondendosi dentro un bidone dell’immondizia riesce a raggiungere il palco sul quale i Chili Peppers stanno suonando proprio Universally Speaking. Si unisce a loro, scatenandosi e causando poi anche una certa apprensione in Anthony, che evidentemente lo riconosce.
Le sue intenzioni però non sono malevole: intende semplicemente restituirgli il libro che il cantante ha lasciato nel suo taxi dopo il “rapimento” (e che infatti si scorge all’inizio del video di By the Way). Si tratta di Lexicon Devil: The Fast Times and Short Life of Darby Crash and the Germs; è la biografia di Darby Crash, il cantante del gruppo punk anni ’80 Germs.
In fondo quindi il tassista (interpretato dall’attore Dave Sheridan) è innocuo, o almeno sembra sia così. Per certi versi, pare rappresentare una visione perduta dell’ingenuità della musica americana di altri tempi, dell’era hippie o di un periodo in cui si percepivano maggior libertà e voglia di partecipazione. Cose che, poi, non è detto abbiano lasciato una traccia positiva.
Anthony Kiedis lo descrive infatti così, parlando del video di By the Way: “Un rapimento. Un tassista mi rapisce e semplicemente dà fuori di matto [goes haywire] attraverso la città; è un fan, ma è un po’ ossessivo, compulsivo, psicologicamente disordinato. E mi vede e inizia a divertirsi un po’ troppo, e [quindi] i miei amici devono venire a salvarmi”.
Peccato che nei video successivi dei Chili Peppers questa figura strana, sregolata ma anche un po’ affascinante a suo modo non sia più stata ripresa o approfondita. Di cosa potesse e possa passare veramente per la testa di un personaggio tanto particolare, in fondo, non potremo mai essere certi.