Tarantino si, Tarantino no, il vecchio dibattito è probabilmente destinato a non chiudersi mai: eppure, anche i detrattori più inferociti, arrivati a questo punto, sembrano aver mollato il colpo. Da tempo il regista americano non è più al centro delle infuriate polemiche tra aspiranti cinefili, e parteggiarvi contro o a favore non designa più l’identità artistica dei religiosi spettatori.
Come molti altri “provocatori” del decennio ’90, Tarantino è canonizzato da un pezzo, ha superato le sue fasi più oltranziste approdando infine ad un’idea di cinema ultra-classica, un po’ di maniera, neanche tanto velatamente nostalgica. Un cinema da terza età registica, meno dirompente, sicuramente più ecumenico.
Di questa nuova via, aperta da Inglourious Basterds e proseguita a correnti alterne con i due western successivi, C’Era una Volta a Hollywood è l’apoteosi: un film da genitore, per un pubblico maturo, probabile antipasto al commiato finale dell’autore previsto con il prossimo film. Tra qualche anno potremmo riguardarlo e leggervi l’epilogo di un percorso senza pari, lettera d’addio al cinema del più grande della sua generazione. E sarà dura non emozionarsi.
Se volete altri consigli, potrete trovare qui la puntata precedente della rubrica dedicata ai film da vedere su Netflix!
