Primo film della trilogia della vendetta ideata dal regista Park Chan-wook. Ryu è un ragazzo sordomuto dai capelli verdi, che lavora in fabbrica per poter sostenere la sorella malata che ha un disperato bisogno di un trapianto di rene.
Sfortunatamente, Ryu non è compatibile e non le può donare il proprio rene, e, per rimediare il denaro, decide di licenziarsi e chiedere la liquidazione.
Bisognoso, decide di ottenere un rene dal mercato nero del commercio di organi, ma i gangster con cui ha a che fare finiscono per fregarlo e rubargli prima i soldi, e poi il rene, lasciandolo nudo e in stato di incoscienza.
Oldboy, pellicola del 2003 diretta e co-sceneggiata da Park Chan-wook e tratta dall’omonimo manga racconta la disperata storia di Dae-su (Choi Min-sik), il quale viene rapito ed imprigionato per 15 anni senza un motivo apparente.
Nei sui anni di prigionia, vede il mondo soltanto attraverso la TV. Viene anche a conoscenza dell’uccisione della propria moglie, attribuita oltretutto a lui. Giura quindi di vendicarsi, passando il suo tempo ad allenarsi ed a prepararsi per l’esplosione di violenza di cui sarà responsabile. Un giorno, improvvisamente, viene rilasciato dai suoi carcerieri.
Capolavoro di Park Chan-wook che lascia lo spettatore stordito ed ammirato per la grandezza di questa incredibile storia di intricata vendetta, cupa e disperata, per le splendide soluzioni visive di grande suggestione, la struggente bellezza della colonna sonora.
“Ridi e il mondo riderà con te; piangi e piangerai da solo”
Lady Vendetta (2005)
Geum-Ja è una ragazza di vent’anni condannata a tredici anni di carcere per aver strangolato un bambino di sei anni. Durante il suo periodo di detenzione la ragazza sembra abbracciare la fede religiosa per riportare la sua vita sulla retta via. Trascorsi i lunghi tredici anni e scontata la pena, viene rilasciata. Il suo cambiamento però era solo una facciata, la ragazza vuole la sua vendetta.
Vendetta contro l’uomo che le ha rovinato la vita, con cui ebbe una relazione e che la fece finire in carcere per un omicidio della quale non è colpevole.
Ultimo film della trilogia della vendetta, attraverso il quale Park Chan-wook, diversamente dagli altri due film, ci racconta una vendetta al femminile, dalla forza visiva e onirica incredibile.
Il tutto grazie anche al ritmo ossessivo della colonna sonora, ai virtuosismi estetici sempre funzionali alla storia, rispecchiando la psiche della protagonista, disegnando un’altra violenta storia poetica e sanguinosa, elaborata su di un meccanismo narrativo che si incastra come ultimo pezzo del puzzle nella più totale perfezione.