Park Chan-wook, regista sudcoreano, principalmente noto per la “trilogia della vendetta”, si può identificare attraverso un genere ben preciso, quello dei film Action-Thriller. Ad un unire le sue opere, riscontriamo un fil rouge ben preciso, una tematica che vediamo ricorrere quasi sempre nella sua filmografia, ossia la vendetta: che sia essa sanguinosa, violenta, premeditata o ineluttabile.
Non solo Oldboy – I 5 migliori film di Park Chan-wook [LISTA]
Alla scoperta di Park Chan-wook: oltre Oldboy, approfondiamo uno dei registi più importanti del cinema coreano.
In occasione del suo compleanno abbiamo voluto omaggiare il regista di Seul con una nostra personale classifica di quelli che consideriamo essere i suoi migliori film:
Mademoiselle (Ah-ga-ssi, 2016)
Ispirato all’omonimo romanzo Ladra di Sarah Waters e presentato al Festival di Cannes 2016, Mademoiselle è l’ultimo film di Park Chan-wook.
Ambientato nella Corea del Sud degli anni 30, durante l’oppressione giapponese. La trama di questo thriller erotico comincerà a prender forma quando la ladra analfabeta Sook-Hee, figlia adottiva di una ricettatrice accetterà di far parte al fraudolento piano del fittizio Conte Fujiwara, un falsario che si fingerà innamorato della ricca Hideko per fagocitarne l’eredità mentre Sook-Hee vestirà i panni della domestica tentando di conquistarne la fiducia ed incoraggiarla quindi al matrimonio con il Conte.
Si veste di uno stile raffinato ed elegante, finemente decorato da richiami e citazioni pittoriche, tra primi e primissimi piani ed high-angle shots, ma anche delicato involucro di un ingannevole contenuto.
Park Chan-wook elabora una struttura narrativa dividendola in tre segmenti, che si evolvendo all’unisono, insieme alla psicologia dei personaggi pedine di un subdolo gioco di doppie facce e smascheramenti tipiche del Maestro sudcoreano.
Un gioco che si contestualizza metaforicamente nell’inclemente asserzione della figura femminile del 900 e ne delinea la volontà di riscatto.
Joint Security Area (2000)
“JSA” (Joint Security Area) è uno dei principali film che ha inaugurato la nuova era del cinema coreano. Stilisticamente, è stato uno dei primi nel genere, mostrando già tutte le qualità del futuro regista di Oldboy, Park Chan-wook.
La sceneggiatura è basata sul romanzo “DMZ” dello scrittore Park Sang-yeon e si svolge nella frontiera che divide Sud e Nord Corea, dove due piccole guarnigioni si fronteggiano l’un l’altra, divise unicamente da un semplice ponte che può essere attraversato in qualsiasi momento.
Inizia come indagine su un incidente che mette a rischio la precaria tregua armata tra le due fazioni, divenendo poi un dramma in cui tutti nascondono la verità, con risvolti imprevisti e spiazzanti, per raccontare con gran spirito riflessivo l’insensatezza della guerra, attraverso una struggente apologia sull’amicizia e la fratellanza che abbattono ogni barriera.