Michael Caine è un’autentica leggenda del cinema mondiale. Oltre 130 film in carriera, un Oscar e decine e decine di performance rimarchevoli. Parlando con The Mirror, l’attore britannico ha raccontato di una bizzarra abitudine che ha tenuto per ben 8 anni all’inizio della carriera. Per molto tempo da giovane era infatti conosciuto come il ragazzo strano che non batteva le palpebre poichè quando si stava facendo le ossa nel mondo della recitazione seguiva un suggerimento contenuto nel libro Teach Yourself Film Acting che consisteva nel non battere mai ciglio.
Una cosa che mi è rimasta in mente è stata: “Non sbattere le palpebre. Non devi mai battere ciglio” – racconta Caine a The Mirror. Per i successivi otto anni, ho camminato cercando di non battere ciglio. Le persone intorno a me, mia madre e tutti, pensavano che fossi impazzito. Pensavano che fossi uno psicopatico. Spaventavo a morte le persone.
L’ impegno di Michael Caine nel cercare di tenere gli occhi aperti in ogni momento gli ha persino portato a scuola il soprannome di “Occhi di serpente”.
Per quanto forse l’attore visto nella trilogia del Cavaliere Oscuro di Cristopher Nolan nei panni di Alfred abbia esagerato con questa tecnica, si tratta di un comportamento tutt’altro che raro in ambito cinematografico.
Anthony Hopkins ad esempio ha usato questo trucco anche quando interpretava Hannibal Lecter ne Il silenzio degli innocenti. L’attor britannico a tal proposito affermò:
Se non sbatti le palpebre, sai che puoi mantenere il pubblico incantato. Non è tanto non battere le palpebre, è solo stare fermi. La quiete ha un’economia e un potere su di esso.
Pensando che grazie a quella performance, Hopkins ottenne il suo primo Oscar rimanendo in scena solo 16 minuti, si può concludere che si tratti di una tecnica efficiente non trovate?