Owen Wilson ha rilasciato una lunga intervista a Esquire durante la quale ha parlato del periodo più buio della sua vita. Nel 2007 infatti ebbe il forte desiderio di togliersi la vita, momento dal quale lo aiutò ad uscire suo fratello Andrew. L’uomo, anche lui attore, si trasferì infatti temporaneamente a casa del volto di Mobius in Loki dopo che tornato a casa dall’ospedale tenendolo sotto stretta sorveglianza.
Andrew si alzava con lui ogni mattina e scriveva piccoli programmi per ogni giorno in modo che la vita sembrasse all’inizio gestibile e poi, a un certo punto, molto tempo dopo, davvero buona – racconta Wilson.
Owen Wilson ha raccontato di aver iniziato a pensare alla morte fin da bambino.
Da bambino, ci sono un sacco di cose a cui pensi. La morte è arrivata nella mia mente quando avevo circa 11 anni. E non ricordo di averne mai parlato con i miei genitori. Anche se ricordo di aver detto una volta a mio padre – e ricordo esattamente dove in casa: “Mi preoccupo di morire”. E ricordo di aver visto mio padre voltarsi e riprendersi, evidentemente colpito. E sono rimasto sorpreso di vedere quella reazione. Ma chissà , forse era parte del motivo per cui l’avevo detto
L’attore si ritiene ora riconoscente della sua vita.
 Sono fortunato a poter apprezzare le cose. So la vita è tutto un sali e scendi, ma quando si sale su una di queste onde, si deve cavalcarla il più a lungo possibile al meglio delle possibilità . Mi sono sentito – sì. Abbastanza grato. Ecco, gratitudine è una delle parole che sto usando di più negli anni.
Che ne pensate di questo racconto di Owen Wilson? Conoscevate questo retroscena della sua vita? Lo apprezzate come attore? In che film lo avete preferito? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti.