Ty Segall, l’eroe del rock alternativo undeground, torna con un altro capolavoro
Forse è esagerato, con l’ultimo lavoro di Ty Segall, parlare di un ritorno alle origini per il cantante e chitarrista a americano. Certo l’album non riporta tutto quell’eclettismo di Freedom’s Goblin (2018), concentrandosi su di uno stile stoner più strettamente chitarristico, distorto e inflessibile.
Eppure, pur riprendendo per l’ennesima volta una formula utilizzata in varie versioni negli ultimi quindici anni circa, Ty Segall riesce ancora a suonare estremamente originale, coinvolgente e sorprendente. Il suo rock fa leva su piccole sorprese, ritmiche o stilistiche, nascoste all’interno delle canzoni.
Quello che si sente è uno stoner che non segue le direzioni funkeggianti dei Queens of the Stone Age, ma al contrario approccia discretamente piccoli scarti verso altri generi, fingendo la conversione verso musiche diverse ma poi tornando all’ovile. Il risultato è un suono vecchio, collaudato e sicuro, ricoperto di idee nuove, fresche e interessanti.
Harmonizer è un altro lavoro che riesce discretamente bene, nel senso che lo fa senza gran clamore. Pubblicato dall’oggi al domani, senza anticipazioni o quasi, l’album è il primo lavoro di Segall con il suo nome in tre anni, ma mostra che, nonostante quel che c’è stato in mezzo, nulla è cambiato.
Il chitarrista si trova nell’eccezionale posizione di essere uno dei nomi cult della scena alternativa americana, con un buon successo a portata di mano e ormai schiere di fan che lo seguono. Allo stesso tempo, non è una superstar, e gli va benissimo così. Lo spazio che si è conquistato, lontano dalle logiche di mercato ai vertici, è libero e tutto suo.
Anche in questo disco, come nei precedenti, non c’è infatti una hit pronta per la radio (o per lo streaming): tutte le canzoni sono ugualmente valide, se le si sa apprezzare. Dovendo segnalarne alcune: Whisper, Erased, Waxman e Pictures sono sicuramente le migliori. Ma la tracklist in toto è riuscitissima e Ty Segall con essa prova come, nel 2021, il rock di qualità possa esistere e prosperare.