L’ultima giornata delle Olimpiadi Tokyo 2020 hanno regalato una grande gioia anche a Jessica Springsteen, figlia del Boss (qui la nostre ode), che ha ottenuto una medaglia d’argento nell’equitazione, nella categoria del salto ad ostacoli a squadre in sella allo stallone olandese Don Juan van de Donkhoeve. La ventinovenne figlia della leggenda assoluta del rock a stelle e strisce è salita sul secondo gradino del podio insieme al resto del suo team arrivando alle spalle solo della fortissima Svezia. Bronzo per il Belgio.
Insieme a lei nella squadra statunitense 3 atleti decisamente più blasonati. McLain Ward, oro nel 2004 e nel 2008, Kent Farrington, arbento nel 2016 a Rio De Janeiro e Laura Kraut bronzo a squadre nell’edizione dei giochi del 2008.
Questa di Tokyo 2020 non è la prima esperienza olimpica per Jessica Springsteen. L’amazzone era stata già presente nell’edizione 2012 dei giochi, svoltesi a Londra, nella quale era stata solamente riserva, mentre non era stata convocato per l’edizione brasiliana. La giovane, che ha iniziato a praticare equitazione nel 2004, è stata omaggiata dal padre con l’acquisto del cavallo di punta della scuderia di Peter Charles, quella che portò l’oro nel 2012 alla Gran Bretagna. Prima di questa medaglia d’argento, la figlia del Boss aveva conquistato la American Gold Cup del 2014 e il Falcon Stakes del Royal Windsor Horse Show del 2017.
Si tratta della medaglia numero 108 per gli Stati Uniti in questa edizione dei Giochi. Ben 36 ori, accompagnati da 39 argenti e 33 bronzi. Questo risultato posiziona il team a stelle e strisce al secondo posto del medagliere, dietro all’inarrivabile Cina. La compagine asiatica ha infatti ottenuto meno medaglie, fermandosi a 87. Tuttavia ha vinto 2 ori in più rispetto agli States, cosa che la proietta in vetta alla classifica.