Il 22 Luglio del 1974 nasceva a Roma, nel quartiere Prati Claudio Santamaria: attore, doppiatore, cantante e musicista, è uno degli interpreti più eclettici, affascinanti e poliedrici del panorama cinematografico italiano.
Claudio Santamaria esordisce nel 1997 con Fuochi d’artificio di Leonardo Pieraccioni, ma il grande successo di pubblico arriva tra il 2000 e il 2001. Santamaria, infatti, trova il suo primo importante ruolo da protagonista nel thriller Almost Blue di Alex Infascelli.
Poi, nel 2001 arriva il successo travolgente de L’ultimo bacio di Gabriele Muccino. Santamaria nel 1998 aveva già lavorato con Muccino nel suo film d’esordio, Ecco fatto, e resta tutt’ora uno degli interpreti di riferimento nella sua cinematografia.
Con Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Favino e Stefano Accorsi, che saranno tra l’altro come suoi compagni d’avventura nel Romanzo Criminale di Michele Placido, Claudio Santamaria ha saputo imporsi rapidamente come uno dei più grandi interpreti della sua generazione.
Nonostante la rapida ascesa, in oltre vent’anni di carriera ha sempre conservato un atteggiamento profondamente auto-ironico, da anti-divo, suo grande tratto distintivo, insieme a quella curiosità che lo spinge a sperimentare sempre nuovi generi, nuove sfide.
Aggiungiamo il talento musicale e un ineffabile romanticismo, ed ecco Claudio Santamaria, il grande outsider del Cinema italiano.
Tra gli highlight della sua carriera, segnaliamo è stato anche uno dei villain di Casino Royale (2006). Nel ventunesimo film di James Bond con Daniel Craig interpreta Carlos, killer dagli occhi di ghiaccio. E se pure non proferisce neanche una parola, la sua interpretazione lascia il segno.
Inoltre, Santamaria sarà anche la voce italiana di Batman (ovvero Christian Bale) per tutto il corso della Trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan.
Ma passiamo allora alle 5 più grandi interpretazioni di questa eclettica carriera, capace di spaziare dalla commedia romantica al thriller, per arrivare al primo vero supereroe Made in Italy.
5 Almost blue di Alex Infascelli (2000)
Nel 2000 il giovane regista Alex Infascelli conquista pubblico e critica internazionali con il suo folgorante film d’esordio: Almost blue.
Almost blue, adattamento per il grande schermo del bestseller omonimo firmato da Carlo Lucarelli, è un thriller del tutto anomalo rispetto agli standard della cinematografia italiana.
Ambientato a Bologna, è infatti un giallo investigativo decisamente sui generis, che si distingue per un montaggio e una regia molto vicini all’estetica del videoclip.
Santamaria interpreta il personaggio che è il cuore del film: Simone Martini, un ragazzo cieco, che grazie alle sue intercettazioni aiuterà la polizia nella caccia ad un misterioso serial killer.
Un personaggio estremamente complesso, carico di sfumature, contraddizioni, chiaroscuri, che rivela subito la grandissima sensibilità di questo giovane attore romano.
4 L’ultimo bacio – Baciami ancora di Gabriele Muccino (2000-2010)
Tra i ruoli che definiscono la carriera e l’immagine di Claudio Santamaria nel Cinema italiano non possiamo che citare poi Paolo, amico tormentato di Carlo-Stefano Accorsi, protagonista de L’ultimo bacio.
Tra il 2000 e il 2001 il film di Gabriele Muccino ottiene uno straordinario successo di pubblico e resta per ben 6 mesi in programmazione nelle sale cinematografiche italiane. Per questo ruolo, Santamaria viene anche candidato ai David di Donatello come Miglior attore non protagonista.
Il suo personaggio, in questo gruppo di trentenni affetti dalla sindrome di Peter Pan, è certamente il più sfortunato. Abbandonato dalla fidanzata, costretto ad assistere alla malattia terminale del padre, rappresenta gli accenti più drammatici di questa celebre commedia romantica.
Dieci anni dopo Santamaria torna anche nel sequel, Baciami ancora. Il suo resterà il personaggio più tormentato e oscuro, destinato a una tragica fine, dopo una vita costellata di fallimenti.
3 Paz! di Renato De Maria (2002)
Tra le più grandi interpretazioni di Claudio Santamaria segnaliamo poi un piccolo capolavoro nascosto del Cinema italiano contemporaneo: Paz!di Renato De Maria. Un autentico cult movie, che vi consigliamo assolutamente di correre a recuperare.
Nel 2002 Renato De Maria è tra i primi filmmaker italiani a sperimentare le nuove tecnologie digitali, realizzando uno straordinario omaggio ai personaggi, l’immaginario e il genio del fumettista Andrea Pazienza, morto per overdose nel 1988, a soli 32 anni.
L’immaginazio di Paz! prende vita attraverso 3 suoi storici personaggi: Zanardi, Fiabeschi e Penthotal. Claudio Santamaria, reduce dal successo de L’ultimo bacio, con estremo coraggio sceglie di prestare il proprio volto a Penthotal.
Studente fuori sede al Dams di Bologna, sempre più depresso, scollato dalla realtà e dagli altri, precipita nel tunnel dell’eroina. E il nostro Santamaria offre un’interpretazione maiuscola, mentre in una scena clou di Paz! rappresenta l’impotenza sessuale, esistenziale e morale di una generazione perduta.
2. Rino Gaetano – Ma il cielo è sempre più blu di Marco Turco (2007)
Tra le interpretazioni di Claudio Santamaria che più sembrano aver conquistato il cuore del grande pubblico arriviamo così a Rino Gaetano ne Il cielo è sempre più blu, miniserie trasmessa su Rai Uno l’11 e il 12 Novembre del 2007.
Santamaria compie un processo di trasformazione a dir poco stupefacente, prestando non solo il volto ma anche la propria voce per rappresentare la breve, folgorante parabola del cantautore Rino Gaetano, bruscamente interrotta da un tragico incidente d’auto la notte del 2 Giugno 1981.
A soli 31 anni Rino aveva già rivoluzionato il panorama musicale italiano, sconcertato i benpensanti e conquistato il cuore di una miriade fan. A distanza di quarant’anni, i suoi pezzi, i suoi testi, restano infatti di una modernità sconcertante.
Santamaria con quest’interpretazione porge un omaggio autentico, profondo, sentito. In più, può finalmente dare prova del suo straordinario talento musicale. Come Rino Gaetano, anche Claudio Santamaria finirà per calcare il palcoscenico del Teatro Ariston per il Festival di Sanremo.
La sua ultima irresistibile apparizione risale proprio a Sanremo 2021, quando con la moglie Francesca Barra ha accompagnato l’esibizione di Achille Lauro, stupendoci anche nelle vesti di ballerino.
1 Lo chiamavano Jeeg robot di Gabriele Mainetti (2015)
Nel 2015 per Claudio Santamaria arriva finalmente il meritatissimo David di Donatello, grazie a quello che ad oggi resto uno dei più significativi cult movie del Cinema italiano contemporaneo: Lo chiamavo Jeeg robot di Gabriele Mainetti.
Il primo vero supereroe che abbia mai fatto incursione in un film di produzione italiana diventa così uno sbandato, un ragazzo di periferia, che acquisisce del tutto casualmente i suoi incredibili super-poteri dopo essere caduto dalle acque del Tevere.
Santamaria e il suo antagonista, Luca Marinelli, diventano istantaneamente personaggi di culto, protsagonisti di un numero incalcolabile di meme. E il nostro Claudio regala un’interpretazione incredibilmente cruda, dolente e autentica di questo “povero cristo”, travolto da un insolito destino.
A questo punto, non ci resta che aspettarci una nuova, straordinaria interpretazione di Claudio Santanaria nell’attesissimo Freaks Out, l’opera seconda di Gabriele Mainetti. E intanto, noi gli facciamo i nostri migliori auguri per i suoi splendidi 47 anni.