Mahmood, vincitore del Festival di Sanremo 2019 con la hit Soldi, ha rilasciato una lunga intervista ad Open per parlare del suo ultimo album, Ghettolimpouscito l’11 giugno scorso.
È un disco che sta un po’ nell’aria. Una via di mezzo tra la mitologia greca, una passione che ho da bambino, e il ghetto che è la quotidianità più bassa che ho vissuto – queste le parole usate per descrivere questo progetto
Tra le altre cose, il cantante milanese ha anche parlato di alcuni degli argomenti più spinosi della nostra attualità : il DDL Zan e il vaccino Anti-Covid.
Non sono solo un artista, io sono un cittadino – spiega. Se viviamo in una società in cui certe cose non sono scontate, la tutela di alcune persone non è scontata, il nostro Paese ha bisogno del ddl Zan. Per i vaccini, come per il ddl Zan, è una questione di diritti, di tutela e di amore verso il prossimo
Andano avanti con l’intervista, Mahmood ha anche parlato di Franco Battiato e Raffaella Carrà , due mostri sacri della nostra società recentemente scomparsi.
Infie il cantante ha anche parlato dei Maneskin, la band del momento, per i quali ha avuto parole di grande elogio, non lesinando tuttavia una piccola critica alla lingua scelta per la loro super hit, I Wanna Be Your Slave (qui il video ufficiale).
Sono molto felice per i Maneskin, ma sarei stato ancora più felice se nella top Spotify mondiale ci fosse stata una loro canzone in lingua italiana. Comunque, sono dei ragazzi che per me hanno un grandissimo talento, soprattutto nello stare sul palco. Sono degli animali da palcoscenico, si è visto anche a Sanremo: sono tutti bellissimi, sembravano una cartolina. Incredibile