Sì, avete letto bene: qualcuno ha ideato un Game Boy “nucleare”
Un’idea abbastanza assurda a descriverla così, ma è tutto vero: uno YouTuber, di nome Ian Charnas, ha ideato un Game Boy che funziona con l’energia nucleare. Chiaramente, non bisogna subito pensare alla centrale di Chernobyl né al super-reattore della centrale de I Simpson.
L’ingegnoso autore della macchinetta ha infatti utilizzato il Trizio, un isotopo radioattivo dell’Idrogeno disponibile in fialette per chiunque, a quanto pare, senza che vengano richieste qualifiche né certificazioni di competenze scientifiche. Naturalmente, si tratta di qualcosa non pericoloso.
Per farla breve e senza andare troppo sullo scientifico: il Trizio produce luce e la luce, collegata a delle cellette per lo sfruttamento dell’energia solare (come gli impianti fotovoltaici), produce energia. Nel video qui sopra è spiegato tutto per filo e per segno. Morale: sfruttando questo tipo energia per alimentare un Game Boy si ottiene… un milionesimo di watt.
La console Nintendo necessita di circa un milione di watt per funzionare, quindi molto, molto di più. Pur dopo aver individuato una versione del Game Boy che ne utilizzi “solo” mille, Charnas non ha comunque risolto molto. Perché, anche caricando una apposita batteria per due mesi (!) con questa energia, ne ha ricavato solo per… un’ora di gioco.
Perché, allora, fare tutto questo, al di là del puro interesse scientifico? Un buon motivo c’è. I ricavi dalla vendita della particolare console andranno infatti all’associazione benefica Chernobyl Children International, che si occupa di infanti e bambini che ancora oggi, a distanza di quasi quarant’anni dal disastro del 1986, nascono con deformazioni e problemi cardiaci. Una buona azione, insomma.