Nicolas Cage, dopo un inizio di carriera brillante ad Hollywood dove ha lavorato con alcuni dei migliori registi al mondo, negli ultimi anni si sta dedicando a diversi progetti amatoriali. L’ultimo in ordine cronologico è Pig, la storia del legame tra un maialino domestico e Rob, malinconico raccoglitori di tartufi che vive il suo rapporto tormentato con la sua celebrità passata come famoso chef. Parlando con Variety, l’attore ha spiegato di immedesimarsi molto in quel personaggio e di non avere in progetto di tornare nelle grandi produzioni, specialmente targate Disney.
Sento di aver fatto anche io come lui e di aver abbandonato la mia piccola città chiamata Hollywood – spiega Cage. Non so esattamente perché Rob abbia lasciato la sua celebrità. Non è mai spiegato completamente, e questo mi piace del film. Ma per quanto mi riguarda, non so se vorrei tornare indietro. Non so se mi piacerebbe andare a fare un altro film Disney. Sarebbe terrificante. È un clima completamente diverso. C’è molta paura lì
Nicolas Cage salì alla totale ribalta lavorando con Jerry Bruckheimer a metà degli anni ’90 quando con lui girò The Rock e Con Air. Durante la stessa intervista, l’attore ha ricordato quei momenti.
Quando stavo girando i film di Jerry Bruckheimer uno dopo l’altro, era solo un gioco ad alta pressione. Ci sono stati molti momenti divertenti, ma allo stesso tempo c’era anche “Abbiamo scritto questa battuta. Va detto in questo modo” – ricorda Cage. Ti mettevano una macchina da presa addosso e ti ordinavano: “Adesso dì la battuta delle rotelle per pattini a rotelle”. E io: “Lo farò, ma mi piacerebbe anche provare in questo modo”. Nei film indipendenti, hai più libertà di sperimentare ed essere fluido. C’è meno pressione e c’è più ossigeno nella stanza
Andando avanti con l’intervista, Cage ha parlato anche di The Unbearable Weight of Massive Talent, film nel quale interpreta una versione alternativa di sè stesso.
Non vedrò mai quel film – dice Cage. Mi hanno detto che è un buon film. Mi è stato detto che la gente lo adora e si sta godendo il viaggio, ma l’ho fatto per il pubblico. È troppo per me andare alla premiere e sedermi lì con tutti. Psicologicamente, è troppo bizzarro per me
Che ne pensate?