Avete presente quel “Ne usciremo migliori” che imperversava nei mesi del lockdown? Forse non tutti ci abbiamo creduto. Di certo non ci ha creduto Roan Johnson, che conosciamo come il brillante regista de I delitti del BarLume. Arriva così State a casa, dal 1 Luglio nei nostri cinema.
Se c’è un genere che in Italia non viene comunemente esplorato è proprio la dark comedy. Per questo non possiamo che consigliarvi State a casa, acidissima commedia nera, fondata sull’idea che il vero virus, in fondo, è rappresentato dall’egoismo, la malvagità, quella volontà di sopraffazione che resta insita nel profondo della natura umana.
Se avete amato la comicità intelligente e lieve de I delitti del BarLume conoscete anche il talento di questo giovane regista italo-britannico, Roan Johnson. Talento che non possiamo che confermare dopo questo esperimento coraggioso, insolitamente esplicito, sarcastico e “cattivo” rispetto agli standard delle nostre produzioni nazionali.
State a casa: La trama
Paolo (Dario Aita), Benedetta (Giordana Faggiano) e il suo fidanzato Nicola (Lorenzo Frediani) condividono da tempo un appartamento a Roma, nella zona di Piazza Vittorio. Sono coinquilini e grandi amici, pronti a condividere ansie, difficoltà, fumo e sogni per il futuro.
Quando si ritrovano in lockdown, in casa c’è anche una “amica” di Dario, Sabra (Martina Sammarco) e soprattutto il suo serpente, che assicura essere innocuo, o meglio innocua. Ma quel serpente sgusciato fuori dalla gabbia non è l’unica presenza inquietante che si agita nell’appartamento.
Spatola (Tommaso Ragno), il viscido padrone di casa, ha approfittato del lockdown per aumentare improvvisamente l’affitto. E non è solo questo il problema. Ossessionato da Benedetta, continua a proporre alla ragazza un significativo sconto in cambio di prestazioni sessuali.
Benedetta e Paolo, che intrattengono per altro una relazione poco chiara, decidono a questo punto di tentare “il ricatto perfetto”. Il piano di filmare Spatola mentre ricatta Benedetta finirà male, anzi malissimo. E a questo punto, ai ragazzi non resta che improvvisare un nuovo piano, quello di un improbabile “delitto perfetto”.
Ci sono molti soldi in ballo, ma soprattutto la prospettiva di cambiare vita. Un’opportunità troppo ghiotta perché tutti gli abitanti della casa non inizino a dare il peggio di sé.
State a casa: Recensione
Finalmente, anche in Italia, arriva al cinema una commedia davvero diversa. Nessuno dei soliti volti noti, ma soprattutto nessuna delle solite dinamiche, tipo il tradizionale piano di rapina, condotto maldestramente da criminali improvvisati, che finiranno puntualmente per rivelare un cuore d’oro.
State a casa è piuttosto una vera, autentica dark comedy. Torbida, oscura, girata con crudo realismo (e tanta camera a mano) nella dimensione claustrofobica di un appartamento sudicio, abitato da giovani fuori sede, costretti in cattività dal lockdown e dallo spettro del Covid-19.
Mentre l’umanità sperimentava l’inizio della pandemia, molti registi hanno cercato di raccontare questo scenario inedito, incredibilmente simile a un film di fantascienza. Hanno attraversato l’Italia per immortalare le città e gli spazi improvvisamente desertificati. Roan Johnson, invece, ha immaginato un film in stile Piccoli omicidi tra amici.
A differenza dell’infinita serie di heist-movie prodotti ogni anno in Italia, dove il punto di riferimento restano eternamente I soliti ignoti e la commedia all’italiana, State a casa è un film decisamente più realistico. E come accade nella realtà, il progetto criminale finirà per rivelare il lato più rapace, predatorio dei personaggi.
Tutti tentano di approfittare della situazione, dal vecchio depravato padrone di casa al portiere, fino alla signora delle pulizie. E in questa dinamica da “cane mangia cane”, gli ex grandi amici finiranno immancabilmente per odiarsi.
L’idea, naturalmente, è che il lockdown e la pandemia non ci abbiano minimamente reso migliori. Anzi, che abbiano finito per esasperare i peggiori istinti. Come se, con la scusa di sopravvivere, le persone si siano sentite autorizzate, legittimate ad assecondare brame e voglie più bestiali.
E il risultato è un film torbido, ma anche accattivante e attraversato da una sana ironia. Se amate il cinema italiano, soprattutto quando centra una confezione più moderna, di respiro internazionale, State a casa è il film da non perdere al cinema.