Raffaella Carrà icona gay: “Io cresciuta con due madri, sono venuta male?”

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Raffaella Carrà da sempre dalla parte di LGBTQ+ e omosessuali

Ora che Raffaella Carrà è morta, possiamo solo iniziare a grattare la superficie del suo impatto nella cultura italiana. La showgirl è stata fondamentale, come sappiamo, nella liberazione di un intero paese ancora imbrigliato tra le maglie di un perbenismo cattolico d’altri tempi.

La libertà sessuale, passando per il Tuca Tuca, Tanti Auguri, l’emancipazione femminile e la messa in mostra dell’ombelico, sono solo alcuni dei simboli di una carica tragressiva e rivoluzionaria che rieccheggia ancora oggi. E viste queste premesse, non poteva mancare un suo sostegno a quella che oggi chiamiamo la comunità LGBTQ+, espresso in tempi non sospetti.

“Oggi, quando si parla delle adozioni a coppie gay ma anche etero, faccio un pensiero: ‘Ma io con chi sono cresciuta?’ Mi rispondo: con due donne, mia madre e mia nonna. Facciamoli uscire i bambini dagli orfanotrofi, non crescono così male anche se avranno due padri o due madri. Io le ho avute. Sono venuta male?

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Questa dichiarazione è stata rilasciata dalla Carrà nel 2016 a La Verità. La riporta Bufale. E del resto, al di là delle sue posizioni (che, nel corso degli anni, la hanno anche vista tra l’altro dichiaratamente votante del PCI), Raffaella è di fatto una icona gay da decadi. Basti pensare alla canzone E Raffaella è Mia, di Tiziano Ferro, del 2007.

Fonti: Bufale, Open