La canzone dei White Stripes che è inno non-ufficiale della nazionale italiana di calcio: Seven Nation Army
Alcuni la conoscono semplicemente come “po po po po po”, altri allungano seguendo il riff: “Po popopo po po po”. Caparezza la cita, nella canzone Pimpami la Storia (2008) come “po popo popo”, come corollario di una strofa che comprende il verso “Italia batte resto del mondo diciotto a uno”. In realtà è una canzone rock: Seven Nation Army, dei White Stripes.
Non è nemmeno una canzone qualunque e da qui la sua notorietà. Si tratta di fatto del singolo più noto del duo formato da Jack e Meg White, tratto dal loro album pietra miliare, Elephant (2003) e celebre anche per il caratteristico video (qui sotto). E come si è arrivati al classico canto da stadio che tutti conosciamo e che sta ritrovando popolarità con gli attuali Europei?
Sembra che tutto sia iniziato nel 2006, anno che tutti i tifosi di calcio italiani ricorderanno benissimo. Partiamo però da prima dei mondiali e nello specifico da una vittoria della A.S. Roma, 2-1, contro la squadra belga Club Brugge KV. In realtà è inizialmente quest’ultima ad adottare non ufficialmente la canzone dei White Stripes come inno celebrativo.
Avveniva tre anni prima, nell’ottobre 2003, in un’altra partita, contro l’A.C. Milan. In quella occasione, i belgi vincevano e declamavano “po popopo po po po” in onore della vittoria. Tre anni dopo, nel 2006, le sorti si ribaltano e a quel punto sono gli italiani della Roma, vittoriosi sui belgi, a “rubare” il loro inno e a farlo proprio.
Di lì a poco, come sappiamo, l’Italia entrerà a testa alta ai Mondiali di calcio, uscendone con la quarta vittoria nella sua storia. E Seven Nation Army, da canto dei tifosi, ne coronerà il successo. Sembra inoltre, così vuole la leggenda, che sia la melodia che la canzone stessa fossero tra le preferite, in quel periodo, di Francesco Totti.
Della popolarità della canzone in Italia, udita ovunque dopo la vittoria ai Mondiali, Jack White ha detto: “Sono onorato che gli italiani abbiano adottato la mia canzone come loro. Niente è più bello nella musica di quando le persone abbracciano una melodia e le consentono di entrare nel pantheon della musica popolare”.