È stato lo stesso Tom Hiddleston a scatenare le nostre aspettative, affermando esplicitamente che gli episodi 4 e 5 della serie Loki ci avrebbero riservato grandi sorprese e forti emozioni. E con la mattina del 30 Giugno, ecco che finalmente arriva l’attesissimo episodio 4 su Disney+.
Il nostro amato Dio dell’inganno in effetti non mentiva. Nella recensione dell’episodio 3 avevamo già individuato il caos, il mutamento come unica costante di Loki, una serie strutturata per attraversare costantemente, ininterrottamente i confini tra i generi.
Dal poliziesco alla spy-story, dalla fantascienza post-apocalittica alla romantic comedy, i primi 3 episodi avevano già minato ogni certezza, lasciando molte domande in sospeso. Ma con l’episodio 4 la serie fa il suo ingresso in una oscura dimensione drammatica. E in questa epica aura, a tratti perfino tragica, troveremo le prime vere risposte.
Loki (Tom Hiddleston) e Sylvie (Sophia De Martino), dopo la rottura del Tempad, assistono inermi e impotenti all’apocalisse sul pianeta Lamentis-1. Ma non sarà questo il loro destino. Piuttosto, dovranno affrontare la resa dei conti con la TVA (Time Variance Authority), i suoi agenti (detti Minuteman) e i famigerati Guardiani.
L’alleanza tra Loki e l’agente Moebius M. Moebius (Owen Wilson) si è ormai incrinata. Ma Loki, di nuovo prigioniero della TVA, ha scoperto la sconcertante verità sulla natura dei Minuteman. E se Moebius dovesse credergli, significherebbe rivedere ogni certezza riguardo la sua stessa esistenza.
E questa volta, attenzione ai post credits! Dopo i titoli di coda ci attende un’enigmatica allusione ai futuri sviluppi della storia, in attesa dell’episodio 5.
La sede della TVA, dove sono di nuovo prigionieri, diventa così un sinistro, gigantesco scenario kafkiano, dove gli Agenti eseguono gli ordini come automi, salvo iniziare a sospettare una diversa, inquietante verità .
Naturalmente, in questa recensione ci atterremo rigorosamente all’etica del No spoiler. Ma in compenso, possiamo certamente anticipare che l’episodio 4 della serie riserverà una rivelazione dopo l’altra, dalla natura dei Guardiani del Tempo alle origini di Sylvie, la prima creatura che sia mai stata in grado di rapire il cuore del Dio dell’inganno.
Il Dio dell’inganno ha ufficialmente scoperto l’Amore. Nel corso di questi 4 episodi ha affrontato un autentico viaggio di formazione e, grazie a Sylvie, ma anche all’Agente Moebius, il suo personaggio è profondamente cambiato, cresciuto, come se per la prima volta avesse davvero preso coscienza delle sue azioni.
Il prossimo episodio arriverà così su Disney+ il prossimo 6 Luglio, mentre il 7 Luglio arriva al cinema Black widow (qui la nostra recensione in anteprima), il lungometraggio che, in teoria, avrebbe dovuto segnare ufficialmente l’ingresso nella quarta fase del Marvel Cinematic Universe.
Sappiamo che la pandemia e il Covid-19 hanno stravolto i piani, mentre la quarta fase è iniziata con WandaVision. Così, se Black widow e The falcon and the winter soldier rappresentano la classica struttura del cinecomic Marvel, sia in termini narrativi che di linguaggio audiovisivo, Loki e Wanda Waximoff sono i nuovi volti dell’MCU.
La struttura eclettica, profondamente post-moderna degli episodi, così come la stessa natura dei personaggi, che si negano alle tradizionali etichette di buoni e cattivi, superoi e villain, raccontano come il Marvel Cinematic Universe stia cambiano passo, in vista di un film probabilmente rivoluzionario, Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia.
Wanda Maximoff e Loki sono certamente legati da un nuovo concetto: l’evento Nexus, ovvero l’imprevedibile cambiamento di una linea temporale e una realtà già prestabilite. Ma sono legati anche da una natura tormentata, contraddittoria, assolutamente innovativa rispetto alle tradizionali prerogative del personaggio-funzione.
Spesso, nonostante posseggano poteri sovrumani, sembrano preda di eventi che non riescono a governare. E nel caso del nostro Loki, il Dio dell’inganno, il quarto episodio ha davvero rimescolato le carte, lasciando presagire i più diversi sviluppi (in particolare dopo la sorprendente scena post-credits).
Riusciranno i nostri eroi, Loki e Sylvie a sfuggire ai Guardiani del Tempo, che li hanno evidentemente condannati a morte? E soprattutto il loro amore, nel bel mezzo di questa guerra, riuscirà effettivamente a sbocciare?
Quello che ormai sappiamo per certo è che la serie Loki si presenta essa stessa come un mutaforme, cambiando continuamente davanti ai nostri occhi, e che il quarto episodio, nella sua statura tragica, ha confermato un prodotto veramente interessante, capace di rilanciare costantemente la posta, tenendoci ancora incollati al video.