Abbandoniamo ora il campo dei sequel e passiamo a quello delle varie influenze e citazioni. Come abbiamo accennato, esistono due tipi di cineasti alle prese con il nome di Django: chi l’ha omaggiato e chi ha cercato solo di incassare. E noi chiaramente ci soffermiamo sui primi.
La prima citazione del nome al di fuori del “franchise” avviene nel famoso anime I Cavalieri dello zodiaco (1987). Nell’episodio 32, Ritorno all’Isola nera, Ikki della Fenice, uno dei Cavalieri di Bronzo, viene avvicinato dal misterioso Jango, con cui ha dei conti in sospeso.
Jango è anche il nome di un personaggio apparso nel film Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni(2002) di George Lucas. Jango è il padre di Bobba Fett, il cacciatore di taglie antagonista di Han Solo nella trilogia originaria di Star Wars.
Il nome originale “Django”, invece, viene chiaramente citato in Ratatouille(2007) e nel videogioco Red Dead Redemption: Undead Nightmare (2010). Nel film animato diretto da Brad Bird e Jan Pinkava, si tratta del padre del protagonista, Rémy; nel videogioco compare nel nome di una mappa del tesoro, Undead Django.
Il film Rango (2011), diretto da Gore Verbinski, è invece una parodia del western. Il nome del protagonista è un misto tra Django e Ringo, due tra i nomi più iconici del genere. Nello stesso anno, infine, nel nono episodio della serie animata Bob’s Burger (2011), intitolato Spaghetti Western e polpette, scopriamo che il protagonista è fan di Banjo. Si tratta di una serie di film di genere spaghetti-western, il cui nome è un chiaro riferimento al personaggio interpretato da Franco Nero.
Uno degli elementi caratteristici di Django è la bara che trascina per quasi tutto il film, di cui svela il contenuto solo alla fine. Si tratta di una potente mitragliatrice, che probabilmente fa l’eco a quella di Per un pugno di dollari (1964). Restiamo dunque nella trilogia del dollaro per citare Per qualche dollaro in meno (1966) di Mario Mattoli, parodia dello spaghetti-western. Vedere Lando Buzzanca vestito da Uomo senza Nome (Clint Eastwood) che trascina una bara come Django non ha prezzo.
Ma ora torniamo seri e voliamo in Giappone. Nell’episodio 139 dell’anime Ken il guerriero (1987), il protagonista verrà nascosto da un personaggio di nome Orca all’interno di una bara e trascinato in salvo.
Nel 1992, anche Robert Rodriguez omaggiò la scena della bara in El Mariachi: una custodia di chitarra cela in realtà delle armi da fuoco. L’idea potrebbe essere anche un omaggio a …altrimenti ci arrabbiamo! (1974), in cui il killer Paganini (Manuel de Blas) nasconde il suo fucile all’interno di una custodia di violino. In Dal tramonto all’alba(1996), invece, Rodriguez nasconderà le armi all’interno di bare.
In un altro anime, Trigun (1998), compare invece Nicholas D. Wolfwood, detto “Il reverendo”. Egli trasporta con sé una misteriosa croce, che in realtà è una mitragliatrice. Si tratta quasi certamente di un omaggio alla bara di Django. In un un altro anime altrettanto famoso, Cowboy Bebop (1999), nell’episodio 17 di nome Mushroom Samba, un personaggio di nome Shaft trascina con sé una bara.
Torniamo al cinema. In Terminator 3 – Le macchine ribelli (2003), Arnold Schwarzenegger tiene in mano la bara di Sarah Connor, piena di armi. Nel videogioco Red Dead Revolver (2004), invece, oltre alla presenza di una mitragliatrice all’interno di una bara, vengono usate anche le musiche di Django.
Circa dieci anni dopo anche il mondo dei supereroi citò Django. In Iron Man 3 (2013), infatti, Tony Stark (Robert Downey Jr.) trascina l’armatura e poi indossa un poncho. Nello stesso anno, la scena della bara è citata anche dalla canzone Formaldehyde del gruppo Editors (2013). Due anni dopo, Takashi Miike torna ad omaggiare Django in Yakuza Apocalypse (2015), Bateren (Tei Ryushin) porta con sè una cassa contenente un fucile.
Infine, restiamo in Giappone ma spostiamoci nel volume 39 (2017) del manga Berserk, scritto dal recentemente scomparso Kentaro Miura. In un viaggio attraverso l’inconscio, il protagonista, Gatsu, assume le sembianze di un dobermann che trascina una bara attaccata al guinzaglio.