Si chiama Scott Lotan, vive a Virginia Beach e soffre di sindrome pseudobulbare, sintomo causato dalla sua sclerosi multipla. Detto così forse non vi dirà niente. Tuttavia si tratta della stessa malattia da cui è colpito Arthur Fleck, protagonista del film Joker interpretato da Joaquin Phoenix. A Scott capita infatti avere episodi di risata che possono durare fino a 10 minuti alla volta e che è completamente impotente a fermare.
Intervistato da LADbible, l’uomo ha raccontato cosa si prova a vivere in queste condizoni.
Ho avuto problemi come il non essere servito nei ristoranti dove mi è stato chiesto di andarmene perché i camerieri erano a disagio – ha raccontato l’uomo. Molte volte se esco per un drink con gli amici, c’è qualcuno con una bassa autostima che crede che io stia ridendo di lui e cerca di iniziare una rissa
Andando avanti con l’intervista, Scott ha raccontato di un tremendo episodio, durante il quale questo suo disturbo gli ha creato diversi problemi.
Stavamo lasciando la mia festa di fidanzamento e siamo stati investiti da un guidatore ubriaco. La mia fidanzata è morta sul colpo, tre giorni dopo la morte di mia madre. Ricordo di essermi trovato a ridere sulla scena e di essere stato interrogato dalla polizia. Alle veglie funebri sia per mia madre che per la mia fidanzata ho dovuto separarmi da tutti perché a volte scoppiavo a ridere.
Cerco di essere pienamente consapevole di me stesso e capisco che è fuori dal mio controllo, ma sapere che gli altri pensano che tu sia un mostro e spiegare sempre alle persone che non sono questo psicopatico emotivamente vuoto può essere difficile
Scott ha raccontato di essersi rivisto in Arthur Fleck e di essersi sentito come mentre si guardava allo specchio mentre vedeva Joker.
Penso che Joauqin Phoenix abbia fatto un ottimo lavoro nel catturare l’incapacità di smettere di ridere, indipendentemente dalle circostanze. Mi sono sentito come se avesse provato un profondo senso di rifiuto nella scena dell’autobus, simile a come mi sono sentito durante i giorni di il mio incidente.
Pesa molto sulla mente, le persone ti guardano e basta. Provi a spiegare ma hanno nozioni preconcette che tu sia un tossicodipendente o solo un pazzo squilibrato. Penso che abbia catturato la sensazione di isolamento e frustrazione con la mancanza di comprensione da altri. A volte durante il film mi è sembrato di guardare un riflesso di me stesso
Il signor Lotan ha aggiunto che la rappresentazione del disturbo fatta da Phoenix era accurata, fino al disagio del soffocamento durante gli episodi di risata.
Il soffocamento deriva dal tentativo di riprendere fiato, dal disperato bisogno di respirare. Inoltre, lo sputo si accumula nella tua bocca e mentre fai un respiro lo sputo scende nel tubo sbagliato. Il collo mi fa molto male e muovo la testa per cercare di alleviare la tensione e, a volte, questo blocca l’aria
Cosa ne pensate? Avete apprezzato Joker?