Arriva su Netflix un film attesissimo che sin da subito ha destato una certa curiosità , soprattutto fra gli appassionati di sport (e in particolare del calcio): Il Divin Codino, biopic che racconta la vita di Roberto Baggio (qui la conferenza stampa del film).
Confrontarsi con un campione così amato e conosciuto può rivelarsi un’arma a doppio taglio, tanto più in un genere di film che spesso non ha rispettato le attese dei fan da un lato e dei cinefili dall’altro.
Quello di Letizia Lamartire è un film anomalo nel suo essere biografico e che attraverso la storia del campione riesce a raccontare l’uomo, guardando dentro tutti noi.
Il Divin Codino, la trama
Tre anni di gioie, raccontate, e dolori, mostrati. Il karma della sofferenza che abbraccia stretto Roberto Baggio, campione dentro e fuori dal campo. La regia di Letizia Lamartire ci porterà dentro i momenti più neri della carriera del giocatore italiano più forte di sempre, andando a umanizzare una figura che da sempre si è mostrata quanto mai umana.
Il Divin Codino, la recensione
L’uomo prima dell’icona, prima della leggenda calcistica. La vita fuori dal campo di Roberto Baggio, ben lontana dalla mondanità . Il Divin Codino si presenta come un film biografico che vuole emozionare lo spettatore, sapendo quali corde toccare e soprattutto come.
Un infortunio che ha ridimensionato tante carriere ma non certa quella del giocatore italiano di movimento più forte di tutti i tempi. Dal Lanerossi Vicenza alla Fiorentina, poi la Juventus con il Pallone d’Oro, infine il Brescia dei miracoli firmato Mazzone. E la Nazionale italiana insieme ai maledetti Mondiali. Quelli giocati e persi, di USA ’94, quelli a malapena sfiorati di Giappone e Corea ’02.
Non era facile umanizzare una figura che da sempre si è contraddistinta proprio per la sua grande umanità . Non era facile e forse neanche necessario. Il lato umano di Roberto Baggio ha sempre viaggiato di pari passo con la sua potenza calcistica, al punto di essere un calciatore amato da tutte le tifoserie (cosa che definire difficile è un eufemismo).
Pur avvalendosi di momenti forse un po’ banali, tra insegnamenti sul non mollare mai e credere sempre nei propri sogni , Il Divin Codino cattura l’attenzione sin da subito grazie al suo voler raccontare una storia che va oltre il pallone. Si parla di Roberto Baggio ma al contempo si parla di ognuno di noi.
Ed è proprio qui che si trova il punto di forza di Il Divin Codino. Non un biopic canonico, volto a esaltare o a discutere un’icona, ma un film capace di aprire un discorso più vasto attraverso la classica umanizzazione del personaggio. Senza giudizi, senza intenti di mero racconto documentaristico.