Luca Bizzarri difende i Maneskin, la lega contrattacca
La questione legata ai Maneskin e al presunto uso di cocaina in diretta da parte del cantante, Damiano David, è ormai chiusa. E no, l’hanno ammesso tutti: non c’è stato. Che si sia trattato di un caso montato dai paesi secondi o terzi classificati, di una svista o di una falsa suggestione del video, il sospetto è svanito con il test anti-droga effettuato appositamente dal quartetto.
Sulla questione ha voluto dire la sua Luca Bizzarri, il quale sempre più frequentemente interviene via social su faccende riguardanti politica, società e cultura. E così si esprime in questa occasione: “Non ho ben capito perché un cantante debba fare un test antidroga dopo aver vinto un festival. Anche perché così Paganini non ne avrebbe mai vinto uno“.
“Quando la smetteremo di considerare la droga un problema etico forse potremmo cominciare a capire qualcosa della droga, ad affrontarne l’uso e gli abusi un poco più seriamente evitando il moralismo ipocrita che pervade ogni momento di questa disgraziata epoca”, conclude Bizzarri. A rispondergli interviene Stefano Mai, capogruppo della Lega nel consiglio regionale della Liguria.
“L’ennesimo commento sui social network di Luca Bizzarri sull’uso di droghe non lascia spazio a equivoci. La Lega oggi ha quindi depositato un’interrogazione in Regione Liguria per chiedere al governatore Giovanni Toti come intenda affrontare le irresponsabili dichiarazioni del presidente della Fondazione Palazzo Ducale“. Bizzarri è presidente della fondazione dal 2017.
Mai chiede quindi a Toti: “Quali azioni intenda perseguire sulla compatibilità fra il ruolo istituzionale e le reiterate dichiarazioni pubbliche sul consumo di sostanze stupefacenti, che appaiono in grave contrasto con le finalità dell’ente che Bizzarri presiede”. Al momento l’attore, conduttore e comico non ha ancora replicato, ma si preannuncia una nuova bagarre.