Le 5 migliori interpretazioni di Paul Bettany [LISTA]

27 Maggio. Tanti auguri a Paul Bettany per i suoi 50 anni! Ecco le sue migliori interpretazioni, da Il codice Da Vinci alle varie incarnazioni dell'androide Visione nell'Universo Averngers, senza dimenticare Dogville di Lars Von Trier.

Paul Bettany WandaVision
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Il 27 Maggio di 50 anni fa nasceva ad Harlesden, cittadina a Sud-Est di Londra, Paul Bettany, attore britannico che tutti ormai conosciamo come Visione, androide, supereroe e figura chiave dell’MCU da Avengers: Age of Ultron al recente successo della prima serie targata Marvel Studios, WandaVision.

Se nel Marvel Cinematic Universe l’androide di puro Vibranio conoscerà molte variazioni e molte vite, con WandaVision Paul Bettany si conferma uno degli attori più eclettici e versatili della sua generazione, ritrovando finalmente un grande ruolo da protagonista, insieme al meritato successo di pubblico.

Se pure la sua carriera, fino al 2020, aveva visto soprattutto ruoli secondari, Paul Bettany ha sempre saputo infondere nei suoi personaggi quell’intensità che sa rendere indimenticabile un antagonista, un villain o un semplice comprimario, perfino quando si trattava solo della voce di un’intelligenza artificiale, quella di J.A.R.V.I.S. nel franchise Iron Man.

L’incontro fatale è stato certamente quello con Ron Howard, che nel 2001 lo sceglie per il cast di A beautiful mind. Da quel momento Bettany non diventerà semplicemente uno degli attori-feticcio del celebre regista. Sul set conoscerà anche la donna della sua vita, Jennifer Connelly, indimenticabile co-protagonista di Labyrinth e Requiem for a dream.

Paul e Jennifer sono felicemente sposati da 12 anni e hanno 2 figli, Stellan e Agnes Lark Bettany, nati rispettivamente nel 2003 e nel 2011. Il nome del loro primogenito è un omaggio ad uno dei migliori amici di Paul, Stellan Skarsgård. I due coltivano una profonda amicizia ormai da qualche decennio, nonostante Skarsgård ami fare strani scherzi.

Il più strano in assoluto è stato attirare l’ignaro Paul Bettany sul set di Dogville di Lars Von Trier (2003). Nonostante per noi resti una delle migliori interpretazioni della sua carriera, l’attore ha odiato recitare nel film, mentre ha più volte dichiarato di non aver mai visto l’opera finita, e di non avere alcuna intenzione di vederla.

Ron Howard e Von Trier rappresentano per lui i due poli opposti dell’arte cinematografica, il regista attento alla recitazione e agli attori e il despota che invece non ha interesse a coinvolgerli nel processo creativo. Arriverà poi il Marvel Cinematic Universe, il grande cinema d’intrattenimento. E qui Bettany potrà mostrare finalmente anche tutti i suoi physical skill.

Con il suo metro e novantuno d’altezza e quel volto dalla bellezza stilizzata, quasi aliena, Paul Bettany saprà portare l’androide Visione da personaggio secondario a figura chiave del Marvel Cinematic Universe. Ma è probabile che, offuscato dal successo di WandaVision, la sua migliore interpretazione appartenga a un film passato ingiustamente sotto silenzio.

Tra le novità su Amazon Prime Video c’è infatti Zio Frank di Alan Ball, il geniale creatore delle serie Six Feet Under e True Blood. Qui Bettany torna protagonista assoluto nella parte di Frank, omosessuale che nell’America degli anni ’70 sfida l’omofobia e i pregiudizi della sua famiglia, presentandosi col suo compagno al funerale del padre.

Noi vi consigliamo di recuperare questo piccolo insolito road-movie. Ma intanto, festeggiamo i 50 anni del nostro prode Paul Bettany ripercorrendo le 5 interpretazioni fondamentali della sua carriera.

5) Il codice Da Vinci, Ron Howard (2006)

paul bettany codice da vinci

Il primo grande successo che fa davvero conoscere Paul Bettany al grande pubblico è indubbiamente The Da Vinci Code. Ron Howard realizza infatti l’adattamento per il grande schermo di uno dei più travolgenti best-seller dell’era contemporanea, un romanzo da 80 milioni di copie, osteggiato dalla Chiesa Cattolica ma destinato a infrangere ogni record.

Se Tom Hanks è il protagonista del film, Robert Langdon, Paul Bettany lascia il segno interpretando magnificamente il suo inquietante antagonista, il monaco Silas. Quello di Silas è un ruolo estremamente difficile, ma Bettany resta incredibilmente convincente sia nei deliri, sia nelle scene più intensamente fisiche, che prevedono disturbanti sessioni di auto-flagellazione.

L’adattamento di Ron Howard lascerà scontenti molti lettori e fan del best-seller firmato nel 2003 da Dan Brown. Eppure, quasi tutti si troveranno concordi su un punto. Nella parte di Silas, Paul Bettany è veramente un villain eccenzionale.

4) Solo – A Star Wars Story, Ron Howard (2018)

Paul Bettany

Evidentemente Ron Howard ama vedere Paul Bettany nel ruolo del villain, l’antagonista, il cattivo. La prestanza fisica e le grandi capacità attoriali di Bettany si prestano infatti perfettamente a interpretare i personaggi più oscuri, tormentati e conflittuali, capaci di innescare nella storia le svolte più imprevedibili.

Come ben sappiamo, una regola d’oro della sceneggiatura è “il tuo film sarà tanto buono quanto il tuo cattivo”. E così Ron Howard, quando accetta di subentrare alla direzione dello spin-off della Star Wars Anthology, sceglie Bettany per interpretare lo storico antagonista di Han Solo, Dryden Vos.

Dryden Voss in Solo – A Star Wars Story è ancora un personaggio che lascia il segno, tanto che Paul Bettany riesce perfino a mettere in ombra i giovani protagonisti. Il suo è un tiranno crudele, volubile, ossessionato dalla ricchezza e dal potere, nel totale spregio della vita umana.

E proprio mentre l’attore si impone nell’MCU come Visione, androide che incarna i più cristallini ideali di purezza e lealtà, Paul Bettany conferma ancora una volta la sua estrema versatilità, interpretando un persinaggio praticamente di segno opposto.