È un giorno triste nel mondo dell’arte e della danza: a 84 anni si è spenta la ballerina Carla Fracci, che già da tempo combatteva contro un tumore.
Un’artista che era stata esaltata anche dallo scrittore Eugenio Montale, che di lei aveva detto che era una “eterna fanciulla danzante”.
Carla Fracci era nata il 20 agosto 1936 a Milano: in tenera età viene iscritta alla Scuola di Ballo del Teatro della Scatola dove, forte della sua fisicità e della determinazione a vincere la difficoltà dei primi esercizi di danza per onorare i sacrifici dei suoi genitori, colpisce immediatamente le sue insegnanti.
Debuttò a dodici anni come comparsa ne La bella addormentata, danzando al fianco di Margot Fonteyn: nel 1955, un anno dopo il diploma, debutta alla Scala in Cenerentola: a soli 22 anni, nel 1958, viene promossa prima ballerina.
Ha lavorato in alcuni dei balletti più famosi: da Il lago dei cigni a Lo Schiaccianaci, fino all’arrivo di quello che, per gran parte della sua carriera, ha sentito come il suo personaggio: quello di Giselle che le aprirà una volta per tutte il mondo della danza internazionale.
Si esibì in tutto il mondo, al punto che anche Charlie Chaplin finì con il subire il fascino della ballerina, dichiarando amore per la sua arte.
Il merito di Carla Fracci, al di là del talento inopinabile, è quello di aver reso popolare la danza anche al di fuori dei “salotti intellettuali” e renderla, così, più universale.
Nel ’67 arriva in tv con Scarpette rosa, di Vito Molinari: e ben presto in molti show del sabato sera Carla Fracci si dedicherà a trasmettere il suo amore per la danza a un pubblico sempre più popolare, e riuscì ad avere successo anche per una sua innata ironia.
Al cinema ha partecipato in Storia vera della signora delle Camelie, recitando al fianco di Isabelle Huppert e Gian Maria Volonté.