Pam Grier, dalla blaxploitation a Jackie Brown

Chi è l'attrice dietro al volto di Jackie Brown? La musa della blaxploitation Pam Grier che ha stregato anche Quentin Tarantino.

Pam Grier, Jackie Brown; Quentin Tarantino
Pam Grier nell'iconico ruolo di Jackie Brown
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Ci sono inquadrature che ormai sono entrate a far parte della storia del cinema. Una di queste è quella che dà inizio a Jackie Brown (peraltro chiara citazione ad un altro grande film, Il laureato) e ha per protagonista l’attrice che interpreta il ruolo eponimo, Pam Grier. In Italia il volto della Grier è conosciuto ed associato principalmente allo splendido film di Quentin Tarantino, eppure Jackie Brown è stato l’apice (quantomeno di notorietà al pubblico internazionale) di una carriera molto più lunga.

Nata nel North Carolina nel 1949, Pam Grier si trasferisce a Los Angeles nel 1967. L’intenzione è ovviamente quella di entrare nel mondo del cinema, e firma un contratto con la AIP (American International Pictures). Esordisce nel 1970 in Lungo la valle delle bambole, un film di Russ Meyers che appartiene alla famosa corrente della “blaxploitation“.

Gli esordi nei film della blaxploitation

Pam Grier; Coffy
La Grier in una scena di Coffy, film appartenente alla corrente della “blaxploitation”

La blaxploitation è un genere cinematografico che ha avuto particolare successo all’inizio degli anni ’70, per tornare brevemente di moda negli anni ’90. Deriva dall’unione di “black” ed “exploitation”, e raggruppava un gran numero di film a basso budget (potremmo anche definirli di “serie b”), ma che puntavano più ad azione e a riferimenti sessuali espliciti. Spesso si trattava di operazioni ben mirate, atte a riempire un “vuoto”

La blaxploitation, come suggerisce il termine stesso, aveva come target proprio la comunità afroamericana. Nonostante il pesante utilizzo di stereotipi, questi film erano spesso diretti ed interpretati da afroamericani. In più, sono stati pionieri di colonne sonore di genere soul e funk, ed avevano spesso successo oltre al loro target di riferimento. Gli stessi registi ed attori della blaxploitation hanno spesso rifiutato di utilizzare questo termine, trovandolo offensivo e riduttivo.

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Pam Grier, con buona pace delle associazioni che protestavano contro il genere, ne divenne una delle icone. Donne in catene, Coffy, Sheba, Baby, sono solo alcuni dei titoli che vedono la Grier come protagonista, sempre intenta a vendicare se stessa o qualcuno dei suoi cari. Il più evocativo, però, considerando i futuri progetti della Grier, è sicuramente Foxy Brown. E’ proprio questa l’opera che ispirerà una citazione a un certo Quentin Tarantino, vent’anni più tardi.

Pam Grier in Foxy Brown

Foxy Brown
Pam Grier in Foxy Brown

I film della blaxploitation proponeva un modello di donna molto differente da molta produzione americana degli stessi anni. Se è vero che spesso era esaltato il loro lato sensuale ed erotico (e di certo è il caso della Grier), si trattava spesso di donne in lotta contro il mondo e in cerca di vendetta. È questo il caso di Foxy Brown, in cui la nostra è la protagonista indiscussa, “The meanest chick in towncome recita la locandina.

Il film sarebbe dovuto inizialmente essere il sequel di Coffy, salvo poi diventare un progetto a sé stante. La storia è quella di una donna (Pam Grier appunto) che si finge una prostituta per scoprire chi ha ucciso suo marito, individuando i colpevoli nella cerchia di un gruppo di papponi.

La vendetta (femminile) è alla base del film, dando in mano alla Grier un tipo di film solitamente interpretato da uomini. E così come Lady Snowblood (grande ispirazione per Kill Bill, anche se dal Giappone), poteva non stuzzicare l’attenzione di Quentin Tarantino?

Jackie Brown e Tarantino

Pam Grier
Ancora la Grier in Jackie Brown

USA, 1997. Tarantino, reduce dal successo di Pulp Fiction, vuole rendere omaggio proprio alla corrente della blaxploitation per il suo prossimo film. Sceglie un soggetto tratto dal romanzo Punch al rum di Elmore Leonard (lavorando per la prima volta su un soggetto non suo), e ne ricava la sceneggiatura di Jackie Brown.

La trama riassunta: Jackie, hostess over 40, nel tempo libero contrabbanda denaro per il mafioso Ordell Robbie (Samuel L. Jackson). Il meccanismo s’inceppa quando un altro dei collaboratori di Ordell fa una soffiata alla polizia, e Jackie finisce nei guai. E chi mettere ad interpretare la hostess, se non uno dei volti più noti del genere?

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Il film, come sappiamo, è spesso uno dei meno citati all’interno della filmografia di uno dei registi più discussi ed amati degli ultimi 30 anni, probabilmente proprio per le sue origini poco conosciute al grande pubblico. Si tratta certamente di un’opera che arriva meno direttamente dei primi due film di Tarantino che scossero fortemente il mondo cinematografico all’inizio degli anni ’90.

Jackie Brown resta però un film splendidamente interpretato dalla Grier, da Jackson, Robert De Niro e dal compianto Robert Forster, che venne anche candidato come Miglior attore non protagonista agli Oscar di quell’anno. Inoltre non manca il solito (forse un leggermente più posato e calibrato) alto livello di scrittura e di regia da parte di Tarantino, in una prova che è stata spesso giudicata di “maturità” e spesso apprezzata anche da parte dei detrattori del regista di Los Angeles.

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