Il film più atteso di questa settimana è indubbiamente Crudelia, live-action Disney dedicato all’origin-story di una tra le più celebri villain di sempre, la perfida Crudelia De Mon (in originale Cruella De Vil) de La carica dei cento e uno, classico a cartoni animati presentato nel 1961 da Walt Disney Pictures.
Disney aveva già realizzato un live-action nel 1996, titolo italiano La carica dei 101 – Questa volta la magia è vera. Letteralmente dominato dal carisma di Glenn Close, perfetta interprete di una folle, indimenticabile Crudelia De Mon, il film è diventato un autentico cult-movie e resta uno dei live-action di maggior successo di sempre.
Difficile reggere il confronto con un’icona di questo livello, così definita nell’immaginario collettivo, in termini di look, carattere, fisicità. Come ci ha raccontato la stessa Emma Stone (qui il report della conferenza stampa) l’idea di realizzare l’origin-story di Crudelia risale a ben 6 anni fa. Molti sceneggiatori si sono avvicendati nella stesura del progetto, senza centrare il punto.
Poi il regista Craig Gillespie (già autore del magnifico Tonya con Margot Robbie) e lo sceneggiatore Tony McNamara (che ha collaborato tra gli altri allo script de La favorita di Yorgos Lanthimos) hanno trovato la chiave. Ovvero, proiettare la giovanissima Estella/Cruella nella Londra della fine degli anni ’70, trasformandola in una autentica icona Punk.
Aggiungete gli abiti-scultura di Jenny Beaver, costumista due volte premio Oscar; le lussurreggianti scenografie di Fiona Crombie, premiata proprio per La favorita di Lanthimos, mescolatele con una colonna sonora che celebra il più autentico spirito del Rock’n’Roll… e il mix esplosivo è servito.
Crudelia è semplicemente una bomba. Un’esperienza audiovisiva travolgente, capace di rilanciare la posta sequenza dopo sequenza. E se Craig Gillespie ha saputo immaginare soluzioni sempre più sorprendenti, Emma Stone e Emma Thomson danno corpo e anima alla dinamica del “doppio villain”, reinterpretata stavolta in chiave essenzialmente femminile.
Crudelia: La trama
Emma Stone (premio Oscar come Miglior attrice protagonista per La-la Land) è la protagonista di Crudelia, origin-story che ripercorre l’infanzia e la giovinezza di Crudelia De Mon. Un viaggio di formazione che ci porta a Londra, negli anni ’70, per raccontare come Estella, una ragazza orfana, tutta sola al mondo, scopra il suo più irrefrenabile lato oscuro.
Per il suo alter-ego Estella sceglierà un nome che non lascia dubbi: Cruella De Vil. La ragazzina cresciuta per le strade di Londra, diventata un’abilissima borseggiatrice con la complicità dei suoi amici fraterni, Horace (Paul Walter Hauser) e Jasper (Joel Fry). Diventerà una stilista rivoluzionaria, capace di rivoluzionare un ambiente snob come quello della moda londinese.
Ma per diventare Cruella, Estella deve prima confrontarsi con la propria nemesi; la Baronessa Von Hellman, interpretata da una delle più grandi attrici inglesi, Emma Thomson, premio Oscar per Casa Howard di James Ivory (1992) e Ragione e sentimento di Ang Lee (1995), eletta dalla Regina Elisabetta Dama dell’Ordine Impero Britannico.
La Baronessa è la stilista più influente di Londra e tutto il Regno Unito. Per quanto tratti Estella praticamente come una schiava, è stranamente colpita dal suo talento creativo, come se rivedesse per la prima volta in un’altra persona un talento in grado di eguagliare il suo.
Il legame tra le due donne nasconde in realtà un oscuro segreto. Ma senza il confronto, il conflitto con La Baronessa, Estella non sarebbe mai diventata Cruella De Vil, una delle più celebri, affascinanti, folli antagoniste mai rappresentate su grande schermo.
Crudelia: Recensione
Dopo una serie di live-action più o meno deludenti, girati come la copia conforme degli originali animati, edulcorati in funzione di quella cancel-culture che sembra ammettere solo personaggi politicamente corretti, eliminando qualunque elemento controverso, violento o disturbante, con Crudelia Disney sembra decisamente correggere il tiro.
Dimenticate pure polemiche deliranti, come quella del bacio non consensuale tra Biancaneve e il Principe. Se la tradizione secolare della Morfologia della fiaba è fondata sulla presenza di elementi oscuri, antagonisti e villain che rappresentano la crudeltà e il male insiti nella natura umana, il regista Craig Gillespie riporta il live-action Disney a una dimensione più umana.
Non è una Crudelia cartoonesca quella rappresentata nel film. La dinamica del “doppio villain”, in termini di struttura narrativa, appartiene alla tradizione del cinecomic. Eppure, nello sdoppiamento di personalità tra Estella e Cruella, così come nella efferata indifferenza della Baronessa, Emma Stone ed Emma Thomson hanno compiuto una trasformazione straordinaria.
Le loro cattive, vestite come opere d’arte viventi, hanno l’impatto visivo di un’icona fuori dallo spazio e dal tempo. Eppure, anche se scena dopo scena si mostreranno sempre più esagerate, eccessive nella personalità, nel look e nell’estetica, queste due straordinarie attrici sapranno sempre infondere nei loro personaggi emozioni autentiche, straordinariamente umane.
Una Crudelia punk per il live-action Disney più rock di sempre
La giovane Estella non è una principessa Disney. È un’orfana cresciuta per la strade, feroce come chi deve a tutti costi realizzare un sogno, ma anche mettere in atto la propria vendetta. Se ha iniziato a stracciare, tagliare e ricucire i propri abiti fin dalla più tenera infanzia, Cruella non poteva che diventare una stilista Punk, degna di Vivienne Westwood e McQueen.
L’impatto visivo dei costumi, le acconciature, il trucco e le scenografie, faranno quasi certamente di Crudelia uno dei grandi protagonisti degli Oscar 2022. Ma l’incredibile serie di invenzioni a livello audiovisivo è anche attraversata da un’inquietudine, un conflitto essenzialmente umano.
Grazie al talento di Emma Stone e l’estro di Craig Gillespie il film centra il suo obiettivo. Ovvero, raccontare un’altra Crudelia De Mon, che non è la vecchia pazza de La carica dei 101, quella donna ricchissima e potente, convinta di poter comprare qualunque cosa voglia, compresa la vita dei piccoli cuccioli di dalmata.
Anzitutto, il film ci illumina sul tragico inizio dell’ossessione di Crudelia per i dalmata. Ma i riferimenti al classico Disney resteranno comunque strumentali. Quello che vedremo è piuttosto il racconto di formazione di una ragazza tormentata, divisa tra l’ombra pesante delle sofferenze passate e la volontà di affermarsi come protagonista assoluta della propria vita.
L’intensità di Emma Stone ed Emma Thomson, che in fondo resta la villain irriducibile del film, si accende poi attraverso la musica. Se Craig Gillespie ha detto chiaramente di aver progettato la sceneggiatura in funzione della colonna sonora, il risultato è l’opera più Rock che Disney abbia mai prodotto.
Stone cold crazy dei Queen, She’s a rainbow e Simpathy for the devil dei Rolling Stones, e poi The Doors e Deep Purple. La colonna sonora di Crudelia celebra il Rock’n’Roll degli anni ’60 e ’70, mentre le atmosfere del Flower Power cedono il passo a sonorità più mordenti, oscure, che preparano la rivoluzione della New Wave e del Gothic-Punk.
Non stiamo dicendo che Crudelia sia un film nichilista. Ma certo questa struttura ibrida, al limite tra dramedy e musical, è decisamente più interessante e complessa del solito. E stavolta Disney ha scelto finalmente di osare, uscire dal tracciato dei buoni sentimenti, per esplorare personaggi, situazioni, contraddizioni più insidiose, capaci di suscitare sentimenti contrastanti.
Le due villain del film sono così ben scritte, magnificamente interpretate, esaltate dalla bellezza del trucco e dei costumi, come dall’energia della colonna sonora, che finiremo per cadere innamorati perfino dell’algida, efferata Baronessa interpretata da Emma Thomson, un personaggio essenzialmente imperdonabile.
Ma, soprattutto, è difficile non cadere innamorati di questo film travolgente, visivamente debordante, così diverso da qualunque cosa possiamo aver visto negli ultimi anni, tanto tra i live-action Disney che in generale nel variegato universo dei film per ragazzi.
Se cercate una scusa per tornare a sperimentare tutte le emozioni del Cinema su grande schermo, Crudelia è praticamente il film perfetto. Non perdetevelo.