A distanza di quasi un mese da quanto accaduto sul palco del concertone di Primo Maggio prima e durante l’esibizione di Fedez, arriva una querela mossa da RAI nei confronti del rapper. Vi ricorderete la telefonata tra il cantante e i vertici della TV di Stato che lui aveva pubblicato su Twitter per mostrare il presunto tentativo di censura da parte della rete televisiva (qui i dettagli). A causa di quel gesto Massimiliano Capitanio, deputato della Lega e capogruppo in vigilanza RAI, ha fatto sapere che la storia si risolverà per vie legali.
La querela è stata mossa in relazione all’illecita diffusione dei contenuti dell’audio e alla diffamazione aggravata in danno della società e di una sua dipendente avvenuti in occasione del concerto del Primo maggio – spiega Capitanio. Si tratta di un atto dovuto e doveroso”, dice il leghista. “Su temi fondanti della nostra democrazia, come la libertà di espressione e il rispetto della persona, non è possibile scherzare né tantomeno organizzare show per un pugno di like. Noi speriamo solamente che emerga la verità non abbiamo sete di vendetta e ci siamo già dichiarati disponibili ad accogliere la richiesta di Fedez di venire in audizione in Vigilanza. Quella sera sono state fatte e dette cose troppo gravi, sarebbe offensivo del nostro ruolo fare finta di niente.