“Exuvia cambia colore e passa da giallo a oro!” dice Caparezza su Instagram, festeggiando il disco d’oro per il suo ultimo album, appunto, Exuvia. Il disco è uscito a inizio mese e si segnala già come una delle pubblicazioni italiane dell’anno. Caparezza è tornato alla grande con un disco complesso, maturo e audace che non ha deluso nessua delle aspettative.
In Exuvia il rapper pugliese affronta per l’ennesima volta in percorso di trasformazione e di ripensamento di sé che è anche una fuga, nonché un letterale “spiegamento d’ali”. L’urgenza stilistica di Michele Salvemini in questo nuovo disco non può sopportare più alcun ostacolo e la necessità di rileggere sempre sé stesso, da dentro e da fuori, la fa da padrona su tutto.
Il riconoscimento del disco d’oro all’album di Caparezza è di certo apprezzato, per quanto forse in qualche modo annunciato. Infatti, nonostante il suo stile sempre eclettico e filosofico, il rapper ha sempre saputo bilanciare, nella sua musica, suoni ricercati e motivi comprensibili a tutti. Fin dal 2003, tra ali e bassi, non è mai stato lontano dal successo commerciale.
Questo perché la figura di Caparezza, assieme a poche altre, rappresenta davvero un’alternativa nel panorama rap italiano. Lontano dall’auto-celebrazione frivola della trap, ma anche dal crudo commentario sociale delle posse e dei loro eredi, Capa insegue da sempre una visione personale che gli ha consentito di costruire un personaggio a sé stante, puramente originale e che ancora fa colpo su tutti.