Dua Lipa finisce in mezzo alla polemica che circonda l’attuale rinnovato conflitto tra israeliani e palestinesi. Conflitto che tra l’altro che proprio oggi è giunto ad un cessate il fuoco. La cantante, una delle maggiori popstar mondiali, è stata ripresa assieme alle modelle Bella e Gigi Hadid. E con loro nominata in quanto “mega-influencer” che avrebbe accusato lo stato di Israele di “pulizia etnica”.
La bacchettata, se così si può chiamare, arriva sulle pagine del New York Times da parte del rabbino Shmuley Boteach, che parla anche di “diffamazione dello Stato Ebraico”. Il contesto è quello più generale di un “richiamo all’ordine” come risposta di una percepita crescente demonizzazione di Israele alla luce del recente conflitto.
Dua Lipa, da parte sua, ha risposto come ci si poteva aspettare via social, su Twitter. “Rigetto completamente le false e spaventose accuse che sono state pubblicate oggi sul New York Times […]. Questo è un prezzo da pagare per difendere i diritti umani palestinesi contro un governo israeliano le cui azioni in Palestina […] sono state tacciate di persecuzione e discriminazione“.