Caparezza incontra di nuovo Mikimix e lo elegge ironicamente “Campione dei Novanta”
Campione dei Novanta è una delle più belle tracce tratte dal nuovo album di Caparezza, Exuvia. Una canzone che porta l’artista a confrontarsi con l’eterno spettro del proprio passato, Mikimix, il suo alter-ego che negli anni ’90 tentò di sfondare nel mondo del rap leggero. Come sappiamo, andò in maniera completamente diversa.
Tuttavia, la delusione per quella prima fase della sua carriera portò Michele Salvemini, al cambio di millennio, verso una totale re-invenzione che lo trasformò nel Caparezza che conosciamo oggi. Vediamo come, in Campione dei Novanta, emerge oggi Mikimix dal confronto fra passato e futuro.
“A scuola media, introverso Mummia fuori, Narnia dentro Ogni docente era certo Che io fossi l’armadietto”
Da qui, in qualche modo, inizia tutto. Caparezza ha parlato in diverse occasioni del suo passato da “introverso”. Lo fa in altre canzoni di Exuvia, come Eterno Paradosso, e indietro fino alle sue esperienze scolastiche ne La Mia Parte Intollerante (2006).
“Su le mani / Senza un’arma dietro”
“Tutto pensavo di fare, sì, tranne questo Tranne che stare in un palazzetto Su le mani, senza un’arma dietro Tutto colpa di un clip che ho visto”
Il “su le mani” è ovviamente quello tipico da concerto. Capa si stupisce tuttora di essere diventato, date le premesse e il suo stesso carattere, uno in grado di far “alzare le mani” ad un pubblico in visibilio.
“Una botta tipo tilt del pinball Tre tipi del Queens, black Beatles Inattesi come il ‘drin’ del fisco Un boato così forte che è arrivato fino a Chernobyl”
Caparezza fa risalire il proprio amore per la musica rap ai Run DMC, storico trio appunto Newyorchese. E li definisce “black Beatles”, paragonandoli ai Beatles in quanto ad importanza per il genere.
“Io chiedevo un palco, non figa e centoni Ho solo trovato una fila di censori Chiuso con l’Amiga e il quattro piste Mica con l’amica a farmi quattro piste”
Ad un futuro perso tra sesso e droga Capa sostituisce la passione pe i videogiochi e per la cultura nerd. Lui è l’atipico, l’anti-rapper lontano dai fasti e dall’auto-celebrazione spesso indulgente tipica del genere.
“In una mattina quattro risme Preso dalla fissa del mio viaggio, Ulisse Rime senza criteri, la voce di ieri La faccia di Keith Haring”
Qui si inizia a parlare di un viaggio: un viaggio di trasformazione che inizia, ai tempi di Mikimix, da una faccia semplice e allegra come quelle disegnate da Keith Haring, e da “rime senza criteri”.
“Preso dalla fissa del mio viaggio / Ulisse”
“Prima delle posse Prima che il rap fosse Sulle tracce di Lenin (Привет)”
In Italia il rap si “politicizza” nel corso degli anni ’90 ma le prime mosse di Caparezza in quanto Mikimix datano ad ancora prima. L’inclinazione di “sinistra” di questo tipo di rap, con tanto di saluto in russo e riferimento a Lenin, viene precisata dal cantante.
“Festival di Castrocaro Andò bene, mica tanto Levati dal cazzo, caro Andò bene a Di Cataldo”
Qui Caparezza descrive le prime mosse importanti come rapper, passando per il famoso Festival di Castrocaro che ha deciso il successo di artisti come 883 e appunto Massimo Di Cataldo. Ma non il suo.
“In ogni casa mi fecero fuori / Meglio firmare per la casa di Amityville”
“Mi chiamò la RTI Poi la Sony, poi MTV Ma in ogni casa mi fecero fuori Meglio firmare per la casa di Amityville”
Tutti i passaggi obbligatori dell’artista emergente negli anni ’90, tra case discografiche ed emittenti videomusicali, lasciano al giovane Michele solo amarezza. Al confronto meglio la casa di Amityville che, come tutti sanno, è infestata da fantasmi letali.
“Puntavo ad essere un campione dei Novanta Ma persi come quel campione dell’Olanda Cacciato via dalla stazione di Egolandia Passavano sopra il mio nome in retromarcia”
“Rinato come Zero / Dio benedica gli anni zero”
Qui Caparezza afferma il suo obiettivo dell’epoca: diventare un “campione” del decennio, che invece lo respinge e lo costringe a ripensare a sé stesso. Il campione dell’Olanda è Robin Van Persie (“persi”), calciatore sconfitto in due importanti occasioni: in Champions League nel 2006 e ai Mondiali nel 2010.
“Dicevano quello è uno zero, zero Dal microfono Lontano dallo zero, zero Del binocolo Rinato come Zero Dio benedica gli anni zero Affanni e zelo Campione dei Novanta”
I giudizi impietosi sul giovane Michele fanno da preludio alla sua rinascita negli anni ’00 (zero: 2000 – 2009). La strofa include un goco di parole con l’assonanza del nome di Renato Zero e la parola “rinato”. il senso, comunque, è quello: Caparezza ricomincia “da zero”.
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