10 Curiosità su Io sono Leggenda, il film con Will Smith
Tratto dal romanzo breve di Richard Matheson, Io Sono Leggenda è un film che racconta gli esiti devastanti di una pandemia e dell'unico sopravvissuto ad essa
Sempre per essere in grado di restituire con esattezza e verosimiglianza il personaggio che stava portando sul grande schermo, durante la preparazione Will Smith passò anche del tempo con degli scienziati del centro controllo delle malattie (Centers for Disease Control) per imparare a usare tutta la strumentazione in modo corretto.
Io sono Leggenda e New York
All’inizio la Warner Bros. era molto contraria all’idea di girare il film a New York, tanto per le sfide logistiche che per quelle economiche. Tuttavia Michael Tadross, un production manager di New York, riuscì ad ottenere che si chiudesse il viadotto Gran Central, molti isolati della Fifth Avenue e di Washington Square Park, almeno di notte e nei weekend.
Will Smith e gli spoiler
Durante una conferenza stampa per promuovere il film in Giappone, Will Smith finì con lo spoilerare la fine di Io sono leggenda davanti a un nutrito gruppo di giornalisti. A quel punto gli addetti della Warner chiesero di parlare della conferenza senza fare menzione allo spoiler. Tutti i giornalisti accettarono “il patto” e non rivelarono niente.
La città di New York ha, a suo modo, cooperato attivamente alla realizzazione del film. Ad esempio, tutti i quadri che si vedono all’interno della casa di Robert Neville sono stati concessi dal Museum of Modern Art.
Il freddo di New York
Una delle scene del film si svolge proprio sotto l’iconico ponte di Brooklyn. La scena in questione venne girata con una temperatura che si aggirava intorno ai tredici gradi sotto zero. Un freddo tale che l’umore della produzione era colato a picco. A quel punto ci pensò Will Smith a risollevare lo spirito, cominciando a cantare la sua canzone Summertime.