Martin Freeman, durante un episodio dell’Off Menu Podcast, ha criticato fortemente la performance che Jim Carrey tenne nel 1999 nel film di Milos Forman, Man of The Moon. In quell’occasione l’attore canadese interpretò il leggendario comico Andy Kaufman in una prestazione che gli valse anche il secondo Golden Globe dopo quello vinto un anno prima con The Truman Show. Tuttavia decise di rimanere nel suo personaggio sia sul set che al di fuori di esso per tutta la durata delle riprese, rifiutandosi addirittura di rispondere qualora qualcuno lo chiamasse col suo vero neno. All’attore interprete del Dr. Holmes nella serie Sherlock, questa scelta di Carrey non è proprio andata giù.
Sono sinceramente convinto che Jim Carrey sia una persona adorabile e intelligente, ma è stato il più auto-esaltante, egoista, fottuto coglione narcisistico che abbia mai visto – spiega Freeman. L’idea che qualsiasi cosa nella nostra cultura lo celebrerebbe o lo sosterrebbe è squilibrata, letteralmente squilibrata. Sono un cattolico non praticamente, ma se credi nella transustanziazione, allora sei tra quelli che posso dire “Sono diventato il personaggio”, No, non l’hai fatto, non dovresti diventare il fottuto personaggio.