Uno studio stabilisce che i Millennial riconoscono di più figure della pop culture che nomi storici
Chi pensate che un millennial riconoscerebbe più nell’immediato: Super Mario o Adolf Hitler? Pikachu o Vladimir Putin? Le risposte potrebbero sorprendere. Ma andiamo con ordine: per millennial si intende un individuo appartenente ad una determinata generazione e quindi sottoposto a specifici influssi culturali. Generalmente si indicano i nati tra il 1981 e il 1996. In breve: i trentenni o quasi.
Proprio un campione di questa generazione è stato selezionato per condurre lo studio di cui parliamo. Circa seicento persone, negli Stati Uniti, sono state estratte da questa fascia di età per prendere parte alla seguente ricerca: riconoscere una serie di volti che venivano loro presentati. Naturalmente sono stati studiati tempi di reazione e altri comportamenti dei soggetti.
Vengono mescolati personaggi di ogni tipo, provenienti dalla politica internazionale e dal mondo dello spettacolo ma anche, e questo ci interessa, protagonisti di famosi videogiochi. La classifica finale mostra che la maggior parte dei millennial riconosce con più facilità Super Mario (92,3%) rispetto ad Adolf Hitler (90,7%) e il Pokemon Pikachu (86,5%) rispetto a Vladimir Putin (85,9%).
C’è da dire che in cima alla lista c’è Donald Trump (96%) e che molti altri personaggi per i quali ci si aspetterebbe un’alta riconoscibilità invece ne raggiungono solo una bassa. Il caso è quello di GLaDOS (13%), Sora (20,2%) e Banjo-Kazooie (32,3%). Anche una come Billie Eilish, stranamente, arriva solo al 36,9%, il che è tutto dire, trattandosi della cantante più famosa del mondo.
Tra i personaggi videoludici più riconosciuti in assoluto, oltre a Mario e Pikachu, risultano Pac-Man (85,5%), Sonic (85,1%), Luigi (85%) e, significativamente, molti legati all’universo Nintendo, come la Principessa Peach, Toad e Bowser, che cadono tra il 60 e l’80%. Molto più in basso invece per esempio Crash Bandicoot (53,9%), la principessa Zelda (48,4%) e Kratos (38,1%).