La statua di Marilyn è ispirata ad una famosa scena del film Quando La Moglie è in Vacanza
Marilyn Monroe è una delle più grandi icone del cinema di tutti i tempi. Famosa nel ruolo della “bionda” seducente e spesso frivola, è stata protagonista di molte commedie nelle quali ha spesso finito col rappresentare il simbolo dell’avvenenza femminile stessa. Il caso è quello di Quando La Moglie è in Vancanza (The Seven Year Itch, 1955), di Billy Wilder.
La scena più famosa del film, immortalata in innumerevoli riproduzioni, vede la gonna della protagonista alzarsi a causa di un soffio d’aria. Non scorgiamo “nulla”, naturalmente, ma per l’epoca una scena del genere era straordinariamente osé e ha contribuito quindi a cementificare la nomea dell’attrice come sex symbol per più di una generazione.
Problema: siamo nel 2021, molte cose sono cambiate e le prospettive sono del tutto differenti. Ecco perché oggi non si guarda più alla figura della Marilyn “con la gonna alzata” come si faceva settant’anni fa. E ce lo segnalano le proteste indirizzate ad una statua che ritrae l’attrice proprio in quella posa, sita a Palm Springs, in California.
La statua, alta “26 piedi”, viene infatti accusata di promuovere “misoginia ed upskirting [quello che un tempo si chiamava sbirciare]”. Il direttore del Palm Springs Art Museum, sito poco lontano, ha detto: “Il pensiero dei bambini che escono dal nostro museo e devono vedere come prima cosa le sottane e le mutande di questa enorme scultura di Marilyn è altamente offensivo”.
La statua era stata dapprima installata dal 2012 al 2014, poi rimossa, ed ora è tornata a Palm Springs. C’è chi sostiene che sia positiva come attrazione per il turismo. Chi invece la pensa diversamente segue gli argomenti di cui sopra, parlando anche di “iper-sessualizzazione”. Di fatto, è partita una petizione per rimuoverla, che conta già 40 mila firme.
Fonte: Independent