Contea Gentile ospita La Scimmia – Una giornata da veri Hobbit

La Contea Gentile ha aperto le porte alla nostra redazione, dandoci l'opportunità di vivere un magico tour guidato. Eccone il resoconto.

Contea Gentile
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Saruman ritiene che soltanto un grande potere riesca a tenere il male sotto scacco. Ma non è ciò che ho scoperto io. Ho scoperto che sono le piccole cose… le azioni quotidiane della gente comune che tengono a bada l’oscurità. Semplici atti di gentilezza e amore. Perché Bilbo Baggins? Forse perché io ho paura… e lui mi da coraggio.

Accoglienza, famigliarità, condivisione, magia e natura; queste sono le prime parole che ci sono venute in mente per descrivere l’esperienza vissuta come ospiti di Nicolas Gentile. Una giornata sia all’insegna della riscoperta di sé e sia di quella possibilità, grazie alla scenografia, di (ri)vivere il mito de Il Signore degli Anelli. Un’avventura, poiché a noi piace definirla tale, resa possibile dalla natura autentica, e per questo realmente magica, del proprietario e del suo progetto, la Contea Gentile.

Un progetto singolare, nato da persone ancor più uniche ed eccezionali. Un sogno da cui emerge un amore genuino per la condivisione, il racconto e la magia che indirettamente da quest’ultime nasce. Non c’è costruzione o falsificazione ne la Contea Gentile, ma solo quel bisogno primordiale di sedersi accanto ad un fuoco, in compagnia dei propri affetti, a vivere l’essenza di quei rapporti. L’idea di Nicolas si fonda su questo, ovvero su quello scambio di sguardi e di visioni che da sempre dona un senso alle storie che narriamo.

Se è vero che la bellezza insita nelle cose deriva (anche) dalla consapevolezza di avere qualcuno con cui poterla condividere, allora è certo che in Abruzzo esiste un piccolo posto ad istanza di tutto ciò. Un lembo di terra in cui un sogno, o meglio un’idea di vita e di racconto, sta mettendo tiepidamente radici in armonia con tutto quello che lo circonda.

Contea Gentile

Qui non si recita, qui si è. Non ci sono costumi, ma abiti. Il fantastico qua non è una farsa, ma un pretesto per riappropriarsi degli atti più naturali dell’essere umano. Non vogliamo vendere fumo, ma uno stile di vita autentico, condito con tutta la magia e l’autoironia necessarie

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Queste, qui riproposte in modo sintetico e concettuale, le parole e le idee che alimentano il progetto di cui vi stiamo parlando. La voce di un ragazzo come tanti che però, a differenza di molti, ha scelto di credere in ciò che ama e di condividerlo con tutti, nel limite del possibile. Nicolas Gentile, e con lui sua moglie Alice Mariani, ispirandosi alla poetica delle piccole cose di Tolkeniana memoria, stanno quindi cercando di dare all’Italia un’esperienza, un’idea ed un simbolo. Un luogo dove poter essere se stessi e al tempo stesso vivere un momento d’arricchimento. Un qualcosa che è, non che fa; nato per essere duraturo.

La Contea Gentile è perciò un’esperienza, oltre che una possibilità di vivere la propria intimità. Siamo quindi sinceri nel dirvi di esserne usciti rallegrati, più leggeri e meno affannati. Tra quei boschi, appena fuori da Bucchianico (CH), abbiamo scoperto il lato umano del fantastico.

E mentre abbandonavamo la Contea, rivolgendo lo sguardo a casa Baggins, o meglio al suo prototipo, non abbiamo potuto fare a meno di provare una fitta al cuore. Una stretta viscerale a sincerare la veridicità di tutto quel che avevamo provato e vissuto. Sulla strada del ritorno anche la malinconia ci ha pervaso e, forse ancora in prenda all’entusiasmo, abbiamo creduto di provare la medesima tristezza provata da Sam e Frodo nel momento in cui dovettero abbandonare casa propria. La Contea Gentile perciò non è solo suggestioni, ma anche, e soprattutto, una realtà che diviene mito.

L’Idea della Contea Gentile nel concreto

Durante la nostra permanenza Nicolas ci ha illustrato il suo progetto nel dettaglio, facendoci percepire così anche l’aspetto concreto della sua idea. Tutto ciò che di burocratico, economico e matematico c’è in quel che porta avanti:

Non voglio recinti o barriere. Desidero un posto felice per tutti, visitabile da chiunque. Se e quando la Contea Gentile sarà costruita, le sue porte saranno aperte a chiunque, anche e soprattutto a chi deciderà di non pernottare da noi. Il mio unico desiderio è quello di far felici le persone, di stupirle e di non farle dimenticare di questo posto

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Nicolas poi prosegue con un’illustrazione della Contea Gentile dei suoi sogni, di cui riportiamo, sempre in modo sintetico e concettuale, le sue parole:

Su questo lato del terreno dovrà sorgere la grande casa Baggins, dotata di tutti i comfort possibili, e più in là altre tre/quattro piccole smiàl. Ci saranno strade, piccoli orticelli e tanti altri accorgimenti. Ho molte idee per la testa e di cui ho già discusso con gli enti proposti e gli esperti in materia. Resta solo l’atto pratico. Si può fare tutto, solo che, ora come ora, mi è impossibile a livello economico. I progetti esistono, son tutti su carta, devo solo capire come attuarli

Contea Gentile

Nicolas poi conclude:

Probabilmente farò partire un’operazione di crowdfunding per trasformare questo sogno in realtà, ma prima di questo la gente deve capire chi sono. Deve potersi fidare di me, ritenermi un uomo affidabile. Ho già rifiutato delle donazioni troppo tempestive. Prima di ogni cosa voglio che le persone capiscano come sono fatto. Non ho filtri, sono come appaio. Invito tutti a seguirmi sui social per rendersene conto. Non sono il mago di Oz, non vendo fumo.

E con queste parole, qui raccontate per sommi capi, concludiamo il resoconto della nostra esperienza. Una giornata “magica“, e proprio per questo indimenticabile, che per qualche ora è riuscita a farci dimenticare dei nostri problemi. Un’avventura da cui emerge, a qualche giorno di distanza, un’immagine più vivida delle altre:

Nicolas è lassù, in cima alla sua collina, fuori dall’uscio di casa. Ci aspetta, proprio come Bilbo attende la sua grande avventura nell’iconografia tolkeniana. Non c’è costruzione in questo, è lì da un bel pò e l’autenticità del tutto traspare. Non appena ci vede si alza in piedi e ci saluta da lontano, mentre noi ci inerpichiamo per raggiungerlo. La sontuosa colonna sonora di Howard Shore, che riecheggia attorno a noi per mezzo di un altoparlante, ci invita a proseguire, dandoci il benvenuto ad Arda.

Grazie Nicolas, a presto!