Gli Struts si misurano con un super-classico del rock
Se c’è qualcuno che può cercare di misurarsi con un classico intoccabile come We Will Rock You dei Queen, sono gli Struts. La band inglese, uno dei nomi fondamentali del classic rock revival anni ’10, segue da sempre la tradizione dello storico quartetto di Freddie Mercury; non è un segreto. Come chiosa di questa tendenza, ecco una bella cover della canzone simbolo dei Queen.
La canzone originale, uscita nel 1977 come singolo tratto dall’album News of the World, venne scritta da Brian May, chitarrista storico del gruppo. Un successo epocale nonché pezzo da stadio per eccellenza, la traccia è celebre per il suo ritmo con battimani e per il suo testo da inno. Una delle somme celebrazioni del rock and roll di ogni tempo.
Gli Struts si approcciano a questo confronto con i Queen dall’alto di quasi una decina di anni di carriera, comprendenti tre album. Everybody Wants The Struts (2014), Young & Dangerous (2018) e Strange Days (2020). Il particolare l’ugola di Luke Spiller, il cantante e frontman degli Struts, è spesso stata paragonata a quella del compianto Freddie.
Per quanto riguarda i Queen, quasi non occorrerebbe fare un riassunto. Ma facciamolo comunque. La band è tra i nomi più celebrati del rock di tutti i tempi, con hit immortali e album leggendari all’attivo. I nomi di Freddie Mercury, Brian May, John Deacon e Roger Taylor sono noti ad ogni musicofilo che si rispetti e questo tributo degli Struts non è che la punta dell’iceberg di ciò che gli è dovuto.